La grande foresta delle credenze religiose del Vietnam

Le religioni in Vietnam, ricche di tradizioni millenarie e influenze culturali, rappresentano un intreccio di credenze che include le grandi religioni mondiali e molti culti locali. La coesistenza pacifica e il rispetto reciproco contribuiscono alla vitalità vietnamita, grazie alle garanzie costituzionali promosse dallo Stato


La grande foresta delle credenze religiose del Vietnam

Le religioni in Vietnam rappresentano un intricato e affascinante intreccio di tradizioni millenarie, influenze culturali e contesti storici complessi, al punto che alcuni studiosi hanno definito questo contesto come “la grande foresta delle credenze”. Questo Paese dell'Asia sud-orientale, situato lungo importante rotte commerciali sia terrestri che marittime, ha infatti rappresentato a lungo il crocevia di numerosi flussi provenienti da Occidente come da Oriente, ed è quindi stato plasmato da una ricca diversità religiosa che oggi fa parte integrante dell'identità nazionale e della vita quotidiana dei suoi abitanti.

Una delle caratteristiche distintive delle religioni in Vietnam è la coesistenza pacifica e il sincero rispetto reciproco tra le diverse fedi, nonostante nel Paese siano presenti tutte le principali religioni del mondo, alle quali vanno aggiunti gruppi spirituali locali che contano solo pochi fedeli. Tra le principali religioni presenti vi è certamente il Buddhismo, che ha radici profonde nella storia del Vietnam e continua a esercitare un'enorme influenza sulla cultura e sulle pratiche spirituali del Paese. Il Buddhismo vietnamita, in particolare la tradizione Mahāyāna (Grande veicolo), si è fuso con elementi indigeni e influenze cinesi, dando vita a una forma unica di pratica religiosa. Questa mescolanza del Buddhismo, in particolare con il Taoismo ed il Confucianesimo, ha dato vita a quello che i vietnamiti definiscono Tam giáo, ovvero “i tre insegnamenti”.

Gli insegnamenti del Tam giáo hanno lasciato un'impronta significativa sulla filosofia e sull'etica vietnamite, elementi che vanno al di là dell'aspetto strettamente spirituale, ma che hanno una forte influenza in tutti gli aspetti della società. In Vietnam, le tre tradizioni religiose sopra menzionate coesistono, interagiscono e si influenzano reciprocamente, contribuendo alla sinergia delle credenze nella cultura vietnamita moderna.

In Vietnam è presente anche il Cristianesimo, introdotto nel Vietnam dai missionari europei nel XVI secolo, la cui diffusione è stata incoraggiata prima nel corso della colonizzazione francese (Cattolicesimo) e poi durante l'occupazione statunitense del sud del Paese, con l'affermarsi di diverse chiese protestanti. La presenza del Cristianesimo in Vietnam si denota anche dalle grandi opere architettoniche lasciate in eredità dal periodo coloniale, come la basilica di Notre-Dame a Hồ Chí Minh City o la cattedrale di San Giuseppe nella capitale Hà Nội.

Molto meno diffuso è l'Islam, che tuttavia rappresenta la principale religione del gruppo etnico dei Chăm, una popolazione diffusa tra Vietnam e Cambogia erede dell'antico regno del Champa, che per molti secoli ebbe il controllo dei territori costieri dell'odierno Vietnam centro-meridionale. La popolazione Chăm pratica un Islam moderato ed esente da ogni tipo di radicalizzazione, permettendo la propria integrazione pacifica all'interno della società vietnamita.

Tra i culti caratteristici del Vietnam, ricordiamo invece il Caodaismo (Cao Đài), un culto sincretico fondato nel 1926, che ad oggi conta almeno 2,6 milioni di fedeli, anche se alcune stime parlano addirittura di 5 milioni. Il Caodaismo ha il suo principale centro spirituale nel tempio di Tây Ninh, e si caratterizza per essere un sincretismo che riunisce tutte le principali religioni del mondo, ritenendole tutte fondate dallo stesso Dio.
Nel complesso, possiamo affermare le religioni in Vietnam rappresentano un tessuto vivido e multiforme che riflette la profondità della storia, della cultura e dell'identità nazionale di questo affascinante Paese. Attraverso il dialogo interreligioso e il rispetto reciproco, le diverse fedi continuano a contribuire alla ricchezza e alla vitalità della società vietnamita contemporanea, anche grazie alle azioni intraprese dal governo per garantire la libertà religiosa ed il rispetto di tutti i culti presenti nel Paese.

In quanto Paese multireligioso, il Vietnam ha dovuto mettere in piedi un sistema per permettere lo svolgimento pacifico delle attività spirituali di tutti i gruppi presenti. Attualmente ci sono 16 religioni e 41 organizzazioni religiose ufficialmente riconosciute e registrate dallo Stato con oltre 26,5 milioni di seguaci, pari a quasi il 27% della popolazione.

Dal punto di vista legale, la libertà di culto è garantita dalla Costituzione della Repubblica Socialista del Vietnam del 2013, attualmente in vigore, che all'art. 24, composto da tre commi, recita quanto segue:

  1. Ogni individuo ha il diritto di godere della libertà di credo e religione; egli può seguire qualsiasi religione o non seguirla affatto. Tutte le religioni sono uguali di fronte alla legge.
  2. Lo Stato rispetta e protegge la libertà di credo e religione.
  3. Nessuno ha il diritto di violare la libertà di credo e religione o di approfittare del credo e della religione per violare le leggi.

Alle garanzie costituzionali è stata poi affiancata la Legge sulle credenze religiose del 2016, che ha creato condizioni favorevoli per le credenze e le attività religiose delle organizzazioni e degli individui religiosi. Tra le misure incluse nella legge in questione, troviamo la riduzione del tempo operativo per il riconoscimento di un'organizzazione religiosa da 23 a 5 anni e la possibilità di effettuare procedure per la registrazione e il riconoscimento delle organizzazioni religiose per via telematica attraverso il sito del Comitato per gli affari religiosi.

Oltre a garantire e creare le condizioni affinché le organizzazioni religiose possano istituire strutture di formazione religiosa e aprire corsi di formazione religiosa, lo Stato vietnamita riconosce anche gli altri diritti fondamentali dei credenti, come ad esempio il diritto a che i detenuti possano utilizzare le Scritture, esprimere credenze religiose in conformità con le regole dei campi di detenzione e delle prigioni e ricevere un'istruzione in materia religiosa.

Ancora, le organizzazioni religiose in Vietnam partecipano a numerose attività internazionali. Molte attività religiose internazionali sono state organizzate con successo in Vietnam, come il Sangha Buddhista del Vietnam che ha organizzato la celebrazione del Vesak (l'illuminazione del Buddha storico) delle Nazioni Unite nel 2019, con la partecipazione di oltre 3.000 delegati ufficiali provenienti da 112 Paesi e territori, evento al quale hanno partecipato anche molti rappresentanti di governi e capi di Stato stranieri. I cattolici, dal canto loro, hanno organizzato l'Assemblea Generale Mondiale dell'Ordine Domenicano a Đồng Nai nel 2019, con la partecipazione di 142 delegati internazionali provenienti da 80 Paesi e territori, un evento storico, essendo stata la prima volta che un grande ordine religioso internazionale si è riunito in Vietnam.

In conclusione, le religioni in Vietnam costituiscono un ricco e variegato tessuto che riflette la storia, la cultura e l'identità nazionale di questo Paese. Il reciproco rispetto tra le diverse fedi sono caratteristiche distintive che ne fanno un esempio virtuoso, contribuendo alla ricchezza e alla vitalità della società vietnamita contemporanea. Attraverso il dialogo interreligioso e le azioni intraprese dal governo per garantire la libertà religiosa, il Vietnam continua a promuovere un ambiente inclusivo in cui le credenze spirituali di tutti possono essere praticate in armonia. Nel complesso, il Vietnam si presenta come un esempio di convivenza pacifica e rispetto reciproco tra le religioni, contribuendo alla costruzione di una società inclusiva e pluralistica che valorizza la diversità e promuove l'armonia sociale.

10/05/2024 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Giulio Chinappi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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