Vietnam e Laos continuano ad approfondire la propria amicizia speciale

 Il Presidente vietnamita Lương Cường ha compiuto una visita di Stato in Laos, riaffermando il legame tra Hà Nội e Vientiane e dando impulso a progetti infrastrutturali, cooperazione in materia di difesa, espansione commerciale e scambi culturali per consolidare l’amicizia speciale che li lega.


Vietnam e Laos continuano ad approfondire la propria amicizia speciale

La recente visita di Stato del Presidente vietnamita Lương Cường nella vicina Repubblica Democratica Popolare del Laos, svoltasi tra il 24 e il 25 aprile, ha rappresentato una nuova tappa di un rapporto bilaterale che affonda le radici nella storia comune e si proietta con rinnovata determinazione verso il futuro. In un contesto internazionale caratterizzato da incertezze e da rapidi mutamenti geopolitici, il legame tra Vietnam e Laos si conferma saldo come non mai, fondato su una solidarietà speciale ereditata dalle lotte di liberazione e nutrito oggi da una cooperazione a tutto campo, in grado di portare benefici tangibili ai due popoli.

Il segreto di questa amicizia “fraterna”, come spesso la definiscono i due governi, risiede innanzitutto nelle radici rivoluzionarie comuni: durante la Seconda Guerra Mondiale e nei travagli che seguirono la decolonizzazione, i comunisti vietnamiti e quelli laotiani combatterono fianco a fianco contro l’aggressione estera, aprendosi reciprocamente corridoi di passaggio e sostegno materiali e morali. Il famoso “sentiero Hồ Chí Minh”, che gli alleati laotiani permisero di tracciare nel loro territorio, è ancora oggi simbolo di una cooperazione che ha contribuito alla vittoria sul colonialismo francese e alla riunificazione del Vietnam nel 1975.

Nel corso degli anni, questa vicinanza ideale si è tradotta in una fitta serie di accordi e di iniziative congiunte, che hanno spaziato dal settore della difesa e della sicurezza – con scambi regolari tra eserciti, pattugliamenti di confine e assistenza nella formazione del personale – fino alla costruzione di grandi infrastrutture. Tra i progetti infrastrutturali di maggiore rilievo spicca il terzo molo del porto di Vũng Áng, nel Vietnam centrale, divenuto un hub cruciale per il commercio con i Paesi vicini, e la modernizzazione della rete ferroviaria e stradale che collega i due Stati, elemento indispensabile per facilitare il movimento delle merci e delle persone.

La visita del Presidente Lương Cường, che ha assunto la carica lo scorso mese di ottobre, è stata pensata proprio come un’occasione per fare il punto su tutti questi progetti e per nuovi accordi capaci di dare ulteriore slancio alla cooperazione bilaterale. Al suo arrivo a Vientiane, accolto con grande calore dal Capo dello Stato laotiano e Segretario Generale del Partito Popolare Rivoluzionario Thongloun Sisoulith, il Presidente Cường ha posto l’accento sull’importanza di mantenere «la fiducia politica al massimo livello» e di moltiplicare «gli scambi tra i nostri popoli», perché «solo un tessuto di relazioni strette e quotidiane potrà assicurare la stabilità e la prosperità di cui entrambe le nazioni hanno bisogno».

Nel corso del lungo colloquio con il collega laotiano Sisoulith, i due leader hanno ribadito la volontà di portare il volume commerciale bilaterale a cinque miliardi di dollari nei prossimi anni, un traguardo ambizioso ma realistico, se si considerano le potenzialità ancora inespresse di settori come l’agricoltura, la pesca e il turismo. Proprio il turismo, con programmi congiunti per la promozione delle bellezze naturali del Laos e dei tesori culturali del Vietnam, è stato indicato come un’area di grande crescita, capace di favorire anche l’interscambio culturale e la comprensione reciproca.

La sottoscrizione di una Lettera di Intenti tra i Ministeri della Difesa dei due Paesi per la costruzione del nuovo quartier generale del Comando della Guardia di Frontiera dell’Esercito del Popolo Lao, inoltre, ha segnato un significativo passo avanti nel settore della sicurezza. Allo stesso modo, è stato firmato un Memorandum d’Intesa tra il Comitato Popolare della provincia di Gia Lai, al confine con il Laos, e le autorità della provincia laotiana di Attapeu, volto a rilanciare la cooperazione locale e a far nascere nuove iniziative imprenditoriali transfrontaliere.

Il Presidente Cường ha inoltre annunciato un regalo particolarmente sentito: la costruzione di un ospedale distrettuale nella provincia di Vientiane, del valore di tre milioni di dollari, destinato a rafforzare le strutture sanitarie laotiane e a rappresentare un simbolo concreto dell’affetto e della solidarietà del popolo vietnamita. «Vogliamo che questo ospedale sia pronto entro il 2026», ha spiegato, «per celebrare insieme il successo del 12° Congresso Nazionale del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao».

Sul piano economico, dopo aver rivisitato i progetti infrastrutturali avviati lo scorso anno, come il completamento del muro di difesa idraulica lungo il confine fluviale, i due presidenti hanno convenuto sull’urgenza di migliorare la connettività digitale. L’integrazione delle reti Internet e delle tecnologie di telecomunicazioni è vista come un volano per l’innovazione e per la nascita di nuove imprese, in particolare nel settore dell’e-commerce, che già oggi sposta merci e servizi tra Hà Nội e Vientiane con crescente rapidità.

Non meno significativa è stata la partecipazione dei leader alla cerimonia religiosa del Bunpimay, il Capodanno tradizionale laotiano. Durante il rito dello “stringere del filo”, che i laotiani dedicano agli amici più cari e ai capi di Stato in visita, è emersa la volontà condivisa di mantenere il calore umano e il rispetto reciproco, elementi che rendono questo legame unico nel panorama internazionale.

Accanto alle questioni politiche ed economiche, i due leader hanno affrontato temi di respiro regionale, concordando di lavorare insieme nell’ambito dell’ASEAN e della macroregione del Mekong, al fine di ottimizzare la gestione delle risorse idriche e di contribuire a uno sviluppo sostenibile che rispetti equilibri ambientali e diritti delle comunità locali. Entrambi hanno sottolineato che la cooperazione transfrontaliera sul fiume Mekong rimane un pilastro per la sicurezza alimentare, per la prevenzione dei disastri naturali e per la coesione regionale.

Al termine dei colloqui, durante il banchetto ufficiale offerto dal Presidente Sisoulith, il Presidente Cường ha voluto esprimere gratitudine per l’accoglienza e per la profonda amicizia dimostrata, dichiarando: «Il nostro legame con il Laos non è frutto del caso, ma di una storia condivisa di sacrifici e di vittorie comuni. Continueremo a camminare insieme, rafforzando la nostra cooperazione e costruendo un futuro di pace, progresso e benessere per i nostri popoli».

Questa visita di Stato conferma che, pur in un mondo segnato da tensioni e competizioni tra grandi potenze, il Vietnam e il Laos continuano a puntare su un modello di vicinato fatto di rispetto reciproco, di cooperazione paritaria e di crescita condivisa. In questo solco, ogni progetto infrastrutturale, ogni accordo politico, ogni iniziativa culturale e umanitaria diventa un mattone con cui edificare un’area di stabilità e di prosperità lungo tutta la Penisola Indocinese, dimostrando come il piccolo arco tra Hà Nội e Vientiane possa diventare esempio di buone pratiche e di solidarietà per l’intera regione.

25/04/2025 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Giulio Chinappi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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