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Dalla privatizzazione strisciante alla “scuolafaidate”
Se non riusciremo a rifondare nel mondo della scuola la distinzione tra le competenze dello Stato, l’ambito della partecipazione democratica e la sfera privata, si configura il rischio che interventi privati a livello educativo, a prescindere dagli esborsi economici, trasformino la Scuola della Repubblica in altrettante scuole di fatto private. Morirebbe cosi nell’indifferenza la sostanza della Scuola della Repubblica.
“Decretare” la fine del libero insegnamento: un vecchio ritornello!
Che si intende per “democrazia”? E’ più difficile definirla o applicarla? Se lo chiedeva già Erodoto, che poneva il problema della capacità di discernimento della massa "non istruita", e di come evitare che essa si gettasse sugli affari pubblici come un torrente fangoso in piena. La crisi permanente che ci avvolge e ricatta da anni e che, probabilmente, è stata escogitata e dilatata proprio per questo, ha dato modo ai governi di sospendere le garanzie, le regole, i diritti; di ammazzare, insomma, la Democrazia come sistema
Con la riforma Renzi la scuola si inchina alle imprese
Dopo lo Sblocca Italia e il Job's Act, questo provvedimento si delinea come l'ennesimo regalo alle imprese. Per i ragazzi dei tecnici 600 ore di tirocinio gratuito nell'ultimo triennio. Si crea così lavoro di qualità per i giovani? Sarebbe necessaria invece una nuova educazione per imparare a cooperare, cogestire e progettare insieme forme di produzione di beni e servizi utili alla comunità.