Visualizza articoli per tag: riforma costituzionale

Con le riforme costituzionali ed il via libera all’autonomia regionale differenziata il governo cala la maschera. Ne parliamo con Angelo Ruggeri.
La regionalizzazione, oltre ad accentuare le differenze esistenti tra le diverse aree del territorio nazionale, agisce anche come fattore di esasperazione delle divaricazioni sociali e di privatizzazione.
Sabato, 03 Dicembre 2016 11:00

4 dicembre. Ultimo appello per il No alla deforma

Intervista a Giovanni Russo Spena sulle ragioni del No e sull’incostituzionalità della legge di riforma Renzi-Boschi
La vittoria del Sì ostacolerebbe la partecipazione democratica delle classi popolari
Il Sì al referendum serve alla redistribuzione di reddito e potere dal basso verso l’alto
Sabato, 12 Novembre 2016 13:40

Questa è davvero la riforma di JP Morgan

Da JP Morgan a Juncker passando per Obama: tutte le ingerenze sul referendum costituzionale
Il Si alla deforma Renzi come suggello definitivo del processo di smantellamento delle conquiste sociali e lavorative del passato. Ma noi non ci stiamo.
Sabato, 12 Novembre 2016 12:41

Il ‘nuovo’ rapporto tra stato ed enti locali

La deforma costituzionale conclude la riorganizzazione dei rapporti centro-periferia finalizzata all’abbassamento salariale con la normalizzazione dei commissariamenti straordinari e di altre analoghe prassi
Sabato, 12 Novembre 2016 10:03

Se è un costituzionalista a dire No

Intervista a Paolo Maddalena, vice presidente emerito della Corte Costituzionale, sui punti centrali della legge Renzi-Boschi e sulle conseguenze nefaste nel Paese
Referendum del 4 dicembre, l’ennesimo calcio eversivo. Le ragioni del No e lo schiaffo alla riforma del Titolo V della Costituzione
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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