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Sabato, 26 Maggio 2018 03:16

Un prato sconfinato

Tra le borgate, sorge un prato. Campo di battaglia di contese “tribali”, diviene luogo di nascita di una coscienza collettiva, tra ragazzi destinati a consumare la loro vita, per perpetuare quella di un sistema basato sullo sfruttamento.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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