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Losurdo, i diritti formali e i liberali
Losurdo denuncia come non ci sia una corrispondenza necessaria tra la tradizione liberale borghese e il rispetto della dignità dell’uomo. Così, uno dei padri nobili del liberalismo, J. Locke metteva sullo stesso piano schiavi e cavalli, entrambi acquistabili attraverso un contratto di compravendita.
Storia e futuro della questione comunista
Il processo storico è per tutti complesso, tortuoso, imprevedibile; ma per coloro che, piuttosto che accettarlo passivamente così com’è, si propongono di orientarlo o influenzarlo, lo scarto fra progetti e speranze iniziali da un lato e sviluppi successivi dall’altro si rivela di un’ampiezza particolare e talvolta dolorosa.
Losurdo e la critica ai processi di de-umanizzazione
La società borghese si autocelebra come «un vero Eden dei diritti innati dell’uomo», ma qui «l’uomo in quanto tale svolge un ruolo piuttosto misero». Basta passare dalla circolazione a alla produzione e ci si accorge che il lavoratore «porta al mercato la propria pelle e non ha null’altro da aspettarsi che la…conciatura».
Costituito il Centro Studi Domenico Losurdo
Si è costituito il Centro Studi “Domenico Losurdo”, caratterizzato da vaste adesioni di intellettuali e quadri operai, avente lo scopo di approfondire da un punto di vista marxista nodali questioni politiche e teoriche e di formare nuovi quadri militanti.
Diritti economici e sociali e diritti liberaldemocratici
Solo i marxisti e i comunisti, che si battono anche per i diritti economici e sociali, hanno consentito il pieno godimento dei diritti politici formali e dei diritti civili negativi alla grande maggioranza del genere umano che ne erano, di fatto, esclusi dagli stessi democratici e liberali che si vantano di averli introdotti e di averne sostenuto la piena applicazione in tutto il mondo.
L’importanza della questione coloniale e la libertà negativa
La libertà formale tanto decantata dai liberali è stata negata e lo è tuttora proprio dall’Occidente liberale: l’Inghilterra nell’Ottocento non l’ha mai applicata ai popoli coloniali e tale discriminazione non avviene solo nelle colonie, ma anche nella metropoli, basti pensare alla condizione dei neri americani negli USA.
Totalitarismo, liberalismo e comunismo
A gridare all’utopismo dinanzi all’ideale di una società senza classi sono spesso proprio quei liberali o liberaldemocratici che non di rado finiscono con l’espungere le contraddizioni di classe della società borghese esistente, dipingendola di fatto come una società che ha già superato la divisione in classe e le classi in quanto tali, secondo la tesi secondo la quale ci sarebbero, ormai, esclusivamente i ceti medi.
Marxismo occidentale e orientale
Mentre in Occidente l’imperialismo era condannato, oltre che per il massacro della guerra, anche perché sinonimo di irreggimentazione, militarizzazione e mobilitazione totale, in Oriente lo Stato nazionale era invece l’obiettivo da conseguire dopo l’emancipazione dal dominio coloniale.
La questione comunista
Recensione di classe all’ottimo ultimo libro di Domenico Losurdo: La questione comunista. Storia e futuro di un’idea, pubblicato postumo a cura di Giorgio Grimaldi per Carocci editore, Roma 2022, 16 euro, 216 pagine.
Losurdo, Hegel e la logica della rivoluzione
Nella Logica hegeliana i princìpi della Rivoluzione francese vengono sistemati teoricamente e, perciò, tale opera verrà celebrata da molti rivoluzionari; oltre che, come è noto Marx, anche Herzen, ad esempio, la definirà “l’algebra della rivoluzione”, Lenin stesso la leggerà con grande “passione e partecipazione”, Bakunin porrà l’accento sulla contraddizione oggettiva e sull’antitesi, nonché sui salti qualitativi del processo storico.