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“Il Capitale” di Marx, una nuova edizione del primo libro
Recensione del primo libro dell’opera di Marx “Il Capitale” del 1890 a cura di Engels, con un apparato editoriale innovativo con traduzione in italiano con le varianti e corredato da nuovi indici che agevolano la lettura e l’analisi dei testi.
Il salario reale
Lo sviluppo delle forze produttive non solo semplificando il lavoro aumenta la concorrenza fra i lavoratori, ma anche fra forza-lavoro viva e morta. Cioè le macchine tendono a sostituirsi progressivamente ai salariati. In ultima istanza, dunque, lo sviluppo della forza produttiva del lavoro, in particolar modo la forza sociale dei lavoratori stessi, non soltanto non è loro pagata ma è diretta contro di essi.
La reificazione nel giovane Lukács
Il rovesciamento reale di soggetto e oggetto, la personificazione delle cose e la cosificazione delle persone, questo mondo stregato, che sussiste sul fondamento del dominio capillare della forma-merce, è concepito come “naturale” dagli economisti, allo stesso modo in cui è vissuto come “normale” dagli agenti della produzione.
L’estetizzazione della flessibilità
Come previsto da Marx assistiamo a un’accumulazione di miseria proporzionata all’accumulazione di capitale. L’accumulazione di ricchezza in uno dei poli è, dunque, al tempo stesso accumulazione di miseria, tormento di lavoro, schiavitù, ignoranza, brutalizzazione e degradazione morale al polo opposto, ossia dalla parte della classe subalterna che produce il proprio prodotto come capitale.
L’attualità del pensiero di Marx
Videolezione della sezione Pisana dell’UniGramsci in forma di intervista a Roberto Fineschi sulle novità dell’edizione critica delle opere di Marx, sull’attualità del suo pensiero e sulla necessità di aggiornarlo e integrarlo