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La vicenda di Ilaria Salis antifascista e anarchica è al centro del dibattito nazionale ed europeo, ed è divenuta fortemente simbolica. Non è ammissibile che sia pubblicamente insultata e minacciata da un ministro come Salvini, imputato a Palermo per gravi reati connessi alla sua disumana politica di chiusura dei porti.

Ilaria Salis, giovane antifascista italiana, illegittimamente detenuta da quasi un anno nei carceri ungheresi, rischia 24 anni. La giovane Professoressa è accusata di aver riportato piccole lesioni (guarite in pochi giorni) a nazisti che commemoravano una storica sconfitta nazista dove mandarono al massacro migliaia di soldati per fermare l’Armata Rossa che avrebbe liberato il mondo dal nazifascismo.

Venerdì, 12 Maggio 2023 19:26

Lettera al sovrano

Pubblichiamo il testo integrale tradotto della lettera che Julian Assange ha scritto al re appena incoronato, in cui con ironia e intelligenza descrive la situazione carceraria e indirettamente sbeffeggia l’ipocrisia, l’anacronismo e l’esibizione di sfarzo offensivo per gran parte dell’umanità di quella cerimonia.

Lo sciopero della fame praticato da Alfredo Cospito nel carcere di Sassari e le manifestazioni dei gruppi anarchici che si sono susseguite in queste settimane hanno scoperchiato tutta una serie di contraddizioni, complessità e problemi che attanagliano le istituzioni italiane, a partire dal sistema giudiziario, dall’organizzazione dello Stato, per arrivare, infine, alla società civile, alla formazione dell’opinione pubblica e ai valori complessivi su cui si fonda una società.

Domenica, 15 Maggio 2022 11:46

Combattiamo un obbrobrio giuridico

Riceviamo un documento sul trattamento che ricevono i rifugiati turchi in Grecia: perseguitati, arrestati, condannati a lunghe pene detentive per “delitti” di opinione.

Senso e arte nel Laboratorio di ricerca teatrale del carcere di Volterra. Cosa significa dare spazio alla creazione artistica in un luogo di reclusione.

Il sistema carceriario è irriformabile e trasgredisce il principio dell’habeas corpus e l’art. 27 della Costituzione.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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