Articoli filtrati per data: Venerdì, 22 Marzo 2024
La narrazione ideologica giornalistica racconta la guerra russo-ucraina come una pericolosa contesa fra Stati. Così si nasconde il fatto che essa rappresenta proprio il necessario scontro fra potenze imperialiste che secondo Lenin si verifica nella fase di esasperazione del sistema capitalistico. In Italia, l’appoggio alle istanze belliciste è in caduta; sarà necessario far leva su questo sentire per diffondere l’ideale socialista.
È stato istituito un nuovo liceo, quello del made in Italy, ma il piano di studi per il biennio presenta molti dubbi, mentre quello per il triennio non è stato ancora presentato, tanto che è assente anche il quadro orario. Si presentano le criticità guardando ad una innovazione del primo biennio delineando una proposta.
Le dinamiche imperialiste in politica estera, rese necessarie dalla crisi strutturale di sovrapproduzione, implicano una deriva nel senso di una riproposizione, in una forma per quanto inedita, di bonapartismo regressivo. Qual è la forma più adeguata ed efficace di contrasto all’attuale restaurazione oligarchica?
La sconfitta delle forze del nazionalismo ucraino appare sempre più netta. Forse il bellicismo di Macron e della Von de Leyen è un tentativo di ottenere un armistizio più favorevole, ma comunque si tratta di un rischio serio di escalation che va contrastato con un campagna popolare per la pace.
Libertà di stampa, dossieraggi, caso Assange e lotta per l’egemonia: video-intervista al caporedattore de “La città futura” Fabio Sebastiani.
Il punto di non ritorno della Germania anno uno e fasi preliminari della resistibile guerra mondiale
La Germania ha subito due sconfitte nelle guerre mondiali, lasciando segni indelebili della preistoria umana, formata da lotte suicidi fra civiltà. La borghesia tedesca ha saputo, potrebbe essere intenzionalmente o anche per spinta degli Stati Uniti d'America, reinventarsi per frenare ogni vento di cambiamento proveniente dalla rivoluzione d'ottobre, che avrebbe potuto trovare terreno fertile in un'Europa devastata dalla Seconda Guerra Mondiale.
In collaborazione con Tracce di classe una intervista all’intellettuale organico marxista Luca Scacchi, dirigente dell’opposizione di sinistra della Cgil, che fa emergere la natura profondamente reazionaria dell’autonomia differenziata, la complicità del centrosinistra e come organizzare in modo efficace l’opposizione a questo iniquo provvedimento.
A seguito della schiacciante vittoria alle elezioni presidenziali russe, Vladimir Putin ha ricevuto numerosi messaggi di congratulazioni da parte dei leader mondiali, mentre gli occidentali si ostinano a non voler riconoscere i risultati.