Articoli filtrati per data: Venerdì, 04 Novembre 2022
Purtroppo il conflitto nel cuore dell’Europa continua a intensificarsi, lasciando spazio a poche speranze di pace.
Giovandoci dell’incontro con il grande intellettuale e dirigente sociale e politico brasiliano Stedile, riflettiamo sulle recenti elezioni in Brasile e, più in generale, sui compiti e i limiti della sinistra nell’individuare soluzioni praticabile dinanzi a una crisi strutturale del modo di produzione capitalistico, alla quale le classi dominanti borghesi rispondono con l’assalto alle risorse naturali e la diffusione delle politiche economiche di guerra su scala internazionale.
La visita in Cina del segretario generale del Partito Comunista del Vietnam Nguyễn Phú Trọng e il suo incontro con il leader cinese Xi Jinping hanno aperto una nuova fase delle relazioni bilaterali tra i due principali Paesi socialisti del pianeta.
Il collettivo politico La Città Futura condivide e rilancia l’appello di Marx21 per la partecipazione più ampia possibile alla manifestazione contro la guerra del 5 novembre, a Roma.
La manifestazione del 5 novembre deve costituire l’inizio di una vasta mobilitazione per la pace. C’è qualcuno però a sinistra che vi aderisce con parole d’ordine che stravolgono la piattaforma dei promotori e chiede la pace preparando la guerra.
Mentre in migliaia sfilano a Predappio con la camicia nera, il problema per il governo è rappresentato dall’illegalità dei rave party.
Se a questo quadro tendenzialmente catastrofico sommiamo la guerra in Ucraina e le forti scosse di assestamento in direzione di equilibri internazionali sempre più necessari, la crisi globale del capitalismo e la devastazione ambientale galoppante, possiamo ben comprendere come il governo Meloni sia chiamato in questa fase ad accentuare i suoi tratti più repressivi e identitari.
Un seminario internazionale online sull’esito delle recenti elezioni politiche italiane, sulla portata e il significato dell’avanzata della destra e della sconfitta delle sinistre, nonché delle ripercussioni di tale esito nell’Unione Europea.
Occorre, secondo Gramsci, lavorare incessantemente per elevare intellettualmente sempre più vasti strati popolari, cioè per dare personalità all’amorfo elemento di massa.
Per Hegel spirito del popolo, storia, religione, grado della libertà, politica popolare non possono essere considerati separatamente, né in rapporto al loro reciproco influsso né in rapporto alla loro natura. Essi sono intrecciati in un solo nodo.
Video del quinto incontro dedicato allo scetticismo del corso: “Controstoria della filosofia in una prospettiva marxista”; terzo ciclo: “Dall’Ellenismo al Tardoantico” – introdotto dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci.
Vegetti mira a favorire una ricomprensione critica delle problematiche affrontate da Aristotele, in una prospettiva straniante rispetto alla sistematizzazione che ne ha dato la scolastica.