Dalla fine di gennaio la vittoria di Syriza ha monopolizzato il dibattito della sinistra europea. Ma un mese e mezzo prima un altro evento storico è avvenuto in Germania: la Turingia è governata da Die Linke.

Lo slogan che campeggia su via della Stazione Tuscolana recita: “Stiamo ricostruendo un sogno”. Quale sogno possa svilupparsi dentro un capannone abbandonato da decenni, proprio accanto ai rumorosi binari della stazione, sembra difficile capirlo a una prima occhiata, ma i cartelli attaccati alle serrande sdrucite non lasciano dubbi ai passanti curiosi: è il sogno di SCUP, che rinasce dalla devastazione delle ruspe. 

Per tre giorni, il 18, il 19 e il 20 maggio, piazza Montecitorio ha visto esplodere la protesta dei lavoratori della scuola. Il ddl dai contenuti classisti e liberisti non si ferma e sta diventando legge, avendo già passato lo scoglio della camera dei deputati manca “solo” il Senato.

Venerdì, 22 Maggio 2015 23:58

Ai ferri (corti)

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Roma, Eur Torrino, un quartiere per ricchi, un ristorante argentino con un menù non certo popolare, frequentato nientepopodimeno che dai giocatori della Roma, sempre pieno, con ottimi incassi. Eppure, molti suoi dipendenti pregherebbero per lavorare in una trattoria popolare, magari meno blasonata, ma gestita da gente perbene, che a fine mese paga il dovuto.

Da quando Simone de Beauvoir cominciò il suo ragionare, e la sua critica, attorno a L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato di Engels, sicuramente molto di quella complicata coesistenza è stato dipanato ma non certo risolto. Troppo lungo sarebbe cercare di ricostruire gli oltre 50 anni di questa difficile riflessione e dell’altrettanto difficile agire, su entrambi i fronti, che quella riflessione ha comportato

Con la buona scuola cambia il verso? Dipende. Non lo cambia nei confronti delle vecchie politiche. Lo cambia invece nei confronti del programma elettorale del partito di Renzi che prometteva di invertirle. Secondo la matematica cambiare verso a un vettore già invertito di segno equivale a mantenere il verso primitivo, non cambiare niente. Così come nella logica formale la doppia negazione coincide con l'affermazione.

Sentir recitare Emiliano Valente nel suo esilarante monologo alla “Casa delle Culture” (Trastevere) è stata una folgorazione. Una folgorazione piacevolissima la performance “Belle bandiere”, di Lorenzo Misuraca, declamata da Emiliano. Quella sera il dibattito politico precedente era davvero impegnativo da seguire. Importante, ma impegnativo e davvero non mi attendevo di uscire dalla “Casa” con il sorriso fra le labbra e di un insolito buonumore.

Matteo Renzi, commentando i dati Inps, dice una bufala e una verità. L’Inps diffondendo i dati periodici dell’Osservatorio sul precariato, fa notare che “nel primo trimestre 2015 aumentano, rispetto al corrispondente periodo del 2014, le assunzioni a tempo indeterminato (+91.277), mentre diminuiscono i contratti a termine (-32.117)” e il presidente del Consiglio maschera i nuovi rapporti di lavoro come se fosse nuova occupazione

Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è spettrale per forma e contenuto ovvero per la segretezza e l’aura di mistero che lo avvolge e per gli effetti dirompenti che avrà sulle nostre vite. Purtroppo è pure in buona compagnia: il suo omologo TIS (Trade in Services Agreement) ovvero l’accordo per il commercio dei servizi, ha caratteristiche analoghe: segretezza e impatti devastanti nella nostra quotidianità. Entrambi sono oggetto di trattative tra Unione Europea e Stati Uniti d’America.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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