In verità, il modello tedesco non funziona. Ed è logico: se abbassate i salari, se moltiplicate i lavori iper-precari (abbiamo in Germania anche lavori pagate un euro l'ora!), insomma se aumentate i profitti delle multinazionali portando alla rovina i lavoratori, con che cosa questi potranno comprare?
Buonismo astratto e spietatezza concreta (seconda parte)
di Alessandra CiattiniL’intreccio tra nozione di cultura e ideologia buonista è sempre funzionale alla conservazione del sistema sociale storicamente dominante. La ricerca di identità parziali, che sono frutto dell’ideologia piccolo-borghese, è determinata dalla necessità di attribuire significato ad un processo storico che appare sempre più incomprensibile e incontrollabile, e di una ricerca di riconoscimento, da parte di singoli gruppi e categorie, all’interno del sistema.
La mostra attualmente in corso al MACRO di Roma ripropone lo straordinario e poliedrico percorso dell’artista Toti Scialoja, che ha spaziato come pochi nell’incredibile vicenda artistica del Secondo Novecento italiano ed internazionale.
Prosegue la riflessione, avviata nello scorso numero, sull’apporto storico dato da György Lukács allo sviluppo del marxismo, in occasione del centoventesimo anniversario della sua morte.
La guerra al terrore a settant’anni da Hiroshima e Nagasaki
di Renato CaputoRiflessioni sulla lotta al terrorismo in occasione del sessantesimo anniversario del più grande attacco terroristico della storia.
Syriza, cresce il dissenso contro Tsipras. Nasce il fronte del NO?
di Fabrizio Salvatorill Parlamento greco ha approvato le nuove controriforme imposte dalla UE. Ma il primo ministro Alexis Tsipras si trova ad affrontare una vera e propria ribellione dentro Syriza. “Piattaforma di sinistra” ha annunciato, in un appello congiunto con rappresentanti di altre forze di sinistra (tra cui alcuni membri del KKE), che contribuirà alla creazione di un fronte del NO al nuovo memorandum.
Le recenti notizie provenienti dai mercati cinesi, azionario e monetario, stanno suscitando un certo clamore e riacceso il mai sopito dibattito sullo stato della seconda economia al mondo, sulla sua capacità di mantenere gli attuali tassi di crescita e sulla natura di classe del suo sviluppo.
La grande mistificazione dello “straordinario” piano di assunzioni nella scuola del governo Renzi: più che l’eliminazione del precariato la distruzione della dignità e dei diritti dei lavoratori.
Irreversibilità della crisi, irriformabilità dell’UE, fine del riformismo
di Giovanni BrunoLa crisi di sistema non si risolve con il riformismo: le politiche neokeynesiane rilanciano marginalmente il ciclo economico e possono consentire un accumulo di forze anticapitaliste, ma non risolveranno mai la crisi del sistema capitalistico, che potrebbe scegliere soluzioni drastiche (la guerra).
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In scena alle Terme di Caracalla la logica del neoliberismo
di Renato Caputo e Holly GolightlyL’attuale modo di produzione è talmente in crisi da considerare le proprie stesse sovrastrutture culturali dei faux frais della produzione, delle spese improduttive da ridurre al minimo. Così il paese scivola sempre più nella barbarie, come dimostra esemplarmente il livello sempre più mediocre delle stesse messe in scena al Teatro dell’Opera di Roma
Seguendo l’invito di La Porta a riprendere la riflessione proviamo a fornire un breve profilo di uno dei massimi esponenti del marxismo novecentesco: György Lukács.
Lasciavano la loro terra – una terra a volte aspra, ma a volte così generosa, ricca di profumi colori e suoni – semplicemente per sfuggire dalla disoccupazione, semplicemente per sopravvivere