Cuba ancora sotto attacco da parte degli Usa

Gli Stati Uniti mentono e offendono perché non possono rispondere alla verità senza accusarsi, ha affermato il Presidente cubano, Díaz-Canel, commentando il reinserimento nella lista degli Stati sponsor del terrorismo.


Cuba ancora sotto attacco da parte degli Usa

L'incessante ricerca di motivi infondati per applicare nuove sanzioni contro Cuba non stupisce i cubani. Il testo ufficiale divulgato dal dipartimento di Stato americano spiega che Cuba è nuovamente inclusa nella Sezione 40A dell'Atto sul controllo delle esportazioni di armi, in quanto, sostenendo il governo di Nicolás Maduro, non coopera pienamente con gli sforzi anti-terrorismo di Washington.

Questo è solo l’ultimo di una serie atti ostili che l’attuale amministrazione Trump ha portato avanti contro la Maggiore delle Antille, cancellando la politica di apertura del suo predecessore Barack Obama. In questi quattro anni, Trump ha impedito l'arrivo di materiale sanitario, incluso quello per il trattamento del Covid-19, nonché l’acquisto di attrezzature mediche che aiuterebbero ad alleviare la situazione della pandemia nella nazione che malgrado l’embargo offre solidarietà internazionale per salvare vite umane dal nuovo Coronavirus con 26 brigate Henry Reeve, di cui due si trovano al nord Italia.

Inoltre, come è noto, il 2 maggio scorso è trascorso un anno dall'entrata in vigore del Titolo III della Legge Helms-Burton, con il conseguente aumento del blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba. Questa legge, che offre la possibilità ai cittadini statunitensi di citare in giudizio società che traggono profitto dalle loro proprietà confiscate dalla Rivoluzione del 1959, ha avuto effetti negativi sugli investimenti stranieri nel nostro paese.

Tutto questo elenco di azioni strategiche dell'imperialismo yankee per soffocare il popolo cubano risponde all'impossibilità di poter immergere nuovamente la sovrana patria di Martí e Fidel nella schiavitù da cui ci siamo liberati nel 1959.

Per quasi due secoli, infatti, la potenza americana è stata convinta di avere “il diritto di intervenire" in qualsiasi nazione del continente in cui fosse necessario “stabilire un ordine” favorevole a essa. Questa ideologia ha le sue basi nel postulato di Monroe (1823), che acquisì il titolo di dottrina negli anni ‘50 del XIX secolo, che, proponendo “L’America per gli americani”, segnava l'inizio della politica espansionistica degli Stati Uniti.

Con la firma del Patto di Parigi il 10 dicembre 1898, la Guerra Ispano-Americana comportò la cessione di Cuba dalla Spagna agli Stati Uniti. Sull’isola fu istituito un governo militare provvisorio fino al 1902, quando l'emendamento Platt permise agli Usa di affittare per cento anni la zona della Baia di Guantanamo, nel comune di Caimaneras, dove la base navale è ancora oggi illegalmente ubicata.

Per quanto riguarda questo territorio sotto controllo militare statunitense, vale la pena ricordare che tra gli effetti del blocco imposto nel 1961 vi è il sequestro del pagamento del suo contratto di locazione che rimane in “custodia” presso un giudice americano, il quale utilizza tali fondi come se fossero di proprietà del governo imperialista yankee.

Alla fine di quei quattro anni indicati come la Prima Occupazione Americana a Cuba (1898-1902) per distinguerla dalla Seconda Occupazione del 1906-1909, c’è stata una crescente influenza degli Stati Uniti sulla politica nazionale, che è divenuta il leit motiv dei governi repubblicani cubani precedenti a quello che nel 1959 ha dato la vera e piena indipendenza al popolo.

Quando gli Stati Uniti hanno capito che la trionfante Rivoluzione con Fidel, Raúl, Camilo e il Ché al comando non avrebbe permesso loro di mantenere Cuba come “una colonia sottomessa”, hanno iniziato l’accerchiamento, attentamente studiato per generare logoramento e rivolte nella popolazione dell’isola. Gli Stati Uniti, infatti, continuano a interferire agendo di concerto con l'opposizione locale per destabilizzare la nostra economia e quella delle altre nazioni dell’area governate dalla sinistra e istituirvi governi fantoccio e servili.

Il più recente esempio di questo assedio infinito è, come detto, la notifica del 14 maggio dell'anno in corso del reinserimento di Cuba da parte degli Stati Uniti nel suo elenco di paesi che non collaborano alla lotta contro il terrorismo e che comprende, oltre Cuba, anche Iran, Corea del Nord, Siria e Venezuela. Una delle conseguenze di tale misura è il divieto di vendita o licenze per l'esportazione di articoli e servizi di difesa in questi Stati.

Da parte sua, Cuba ha ripetutamente denunciato l'intensificazione del blocco economico, commerciale e finanziario e ha accusato agli Stati Uniti di lanciare “bugie irrispettose” sugli operatori sanitari inviati dall'isola in altri paesi per combattere la pandemia di coronavirus. La dichiarazione da parte del Dipartimento di Stato di includere Cuba nella suddetta lista, inoltre, avviene in un momento di crescenti tensioni tra i due paesi a causa dell'attacco alla sede diplomatica cubana a Washington il 30 aprile. In questo caso, le autorità cubane, smascherando il fatto, hanno indicato che il fatto non poteva essere staccato dalla “politica ufficiale di istigazione all'odio e alla violenza” degli Stati Uniti contro l'Isola.

Dopo aver appreso la notizia del reinserimento nella lista degli Stati canaglia, il governo cubano ha respinto la misura come “un altro passo nella direzione sbagliata” e ha affermato di essere vittima del terrorismo “organizzato, finanziato ed eseguito” da Washington. Carlos Fernández de Cossío, direttore per gli Stati Uniti della Cancelleria cubana, ha ribadito su Twitter le parole del nostro Ministro degli Esteri Bruno Rodríguez Parrilla “Cuba è una vittima del terrorismo” e ha spiegato che “esiste una lunga storia di atti terroristici commessi dal governo degli Stati Uniti” contro l'isola. Molti dei quali compiuti con la complicità delle autorità statunitensi e di individui e organizzazioni che li eseguono dal territorio statunitense, ha denunciato il diplomatico nel social network.

Anche Rodríguez Parrilla ha denunciato "il silenzio complice" delle autorità statunitensi riguardo l’aggressione con un fucile d'assalto e l'esplosione di una trentina di colpi alla sede diplomatica cubana a Washington da parte di un cittadino di origine cubana, e ha dichiarato che la risposta è stata includere Cuba nella sua lista spuria di paesi che “non cooperano pienamente” con la lotta al terrorismo.

"Gli Stati Uniti mentono e offendono perché non possono rispondere alla verità senza accusarsi", ha proclamato il presidente della Repubblica di Cuba Miguel Díaz-Canel Bermúdez su Twitter quando è stata pubblicata la notifica. “Immorale! Gli Stati Uniti battono il record di cinismo e passano dal silenzio all'insulto, [...]” ha messo in risalto il massimo dirigente cubano.

24/05/2020 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

Condividi

L'Autore

Carmen Oria

Giornalista cubana, corrispondente del Canal Caribe - Sistema Informativo della TV cubana, critico d’arte e gerente culturale, laureata alla Facoltà di Giornalismo dell’ Università di L’Avana, con vasta esperienza nei diversi linguaggi dei mass media come agenzia di stampa, radio, web e TV. Per quasi tre decenni è stata una professoressa universitaria. Vive tra Roma e L’Avana e pubblica come collaboratrice nei diversi webs cubani, latinoamericani ed italiani; anche nei giornali e riviste.

Pin It

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

Newsletter

Iscrivi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle notizie.

Contattaci: