28 marzo, a Roma la piazza dell'Unions!

Dopo l’apertura del dibattito pubblico sulla “coalizione sociale”, la FIOM fa appello a scendere in piazza sabato 28 marzo a Roma. Una manifestazione che si rivolge a tutti i movimenti e settori in lotta contro le politiche del governo Renzi e della Confindustria, per la tutela dei diritti dei lavoratori salariati e per la loro universalizzazione a tutte le figure lavorative precarie. Riportiamo il lancio della manifestazione da Controlacrisi.


28 marzo, a Roma la piazza dell'Unions!

Dopo l’apertura del dibattito pubblico sulla “coalizione sociale”, la FIOM fa appello a scendere in piazza sabato 28 marzo a Roma. Una manifestazione che si rivolge a tutti i movimenti e settori in lotta contro le politiche del governo Renzi e della Confindustria, per la tutela dei diritti dei lavoratori salariati e per la loro universalizzazione a tutte le figure lavorative precarie. Riportiamo il lancio della manifestazione da Controlacrisi.

di Fabio Sebastiani

Solo di tute blu sabato in piazza del Popolo potrebbero essercene almeno ventimila. E poi il resto è affidato a quello slogan, "coalizione sociale", "Unions" se volete, che da oggi al 28 marzo e oltre, comincerà a riempire i cuori di lavoratori e cittadini.

"Coalizione sociale", dopo aver imbrattato di inutili polemiche le pagine dei giornali, si appresta a diventare qualcosa di più concreto. Una cosa sembra ormai assodata, piazza del Popolo sarà piena. Cinquanta-sessantamila persone forse non sono poi così fuori portata. La partenza è prevista alle 14 da piazza Esedra e l'arrivo intorno alle 16. La Cgil ha assicurato il suo appoggio, ed infatti Susanna Camusso ci sarà.

Due categorie in particolare, come spiega lo stesso Maurizio Landini che questa mattina a Roma ha tenuto una conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, insegnanti e bancari, saranno in piazza, però, non per “dovere di organizzazione” ma per protestare davvero: i primi, contro la “Buona scuola” di Renzi-Giannini; i secondi, contro il mancato rinnovo del contratto nazionale (e con loro altri dieci milioni di lavoratori). Un segno tangibile che di iniziativa sindacale c'è bisogno, eccome.

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25/03/2015 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Fabio Sebastiani

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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