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Il giovane Hegel e l’esigenza dell’assoluto
Sono certo che in tutto questo tempo hai pensato qualche volta a me dopo che ci siamo separati con la parola d’ordine “Regno di Dio”. A questa parola d’ordine ci riconosceremo nonostante ogni metamorfosi, io credo. Sono certo che qualunque cosa ti capiti il tempo non cancellerà in te tale tratto. E penso che lo stesso sarà per me [1].
Hegel, la religione nei limiti della sola ragione e una religione del popolo
È difficile comprendere se Hegel abbia inteso semplicemente riformare il cristianesimo, per ricondurlo alla sua primitiva purezza evangelica e riportarlo entro i limiti della ragione trascendentale, oppure abbia creduto di poterlo sostituire con una religione politica, maggiormente adeguata ai problemi della propria epoca storica e del suo popolo.
La realizzazione del regno divino sulla terra
Hegel sembra ritrovare un modello storico-ideale della religione popolare proprio in quel mondo greco in cui la frattura fra sensibile e trascendentale, caratterizzante la modernità cristiana, non è ancora avvenuta e, dunque, la lacerazione tra pratiche rituali e religione soggettiva non si presenta; il rapporto con la divinità non comporta la mortificazione della naturalità e della vita.
Lukács e la continuità fra Hegel e Marx
Lukács attribuisce ai limiti storici e sociali della Germania del tempo l’atteggiamento sempre più rassegnato e conciliativo di Hegel: l’arretratezza tedesca assurge così a criterio chiave di spiegazione dei tratti conservatori e dell’idealismo del pensiero di Hegel, nonché del carattere tragico delle sue scelte pratiche e teoretiche.
Religione popolare vs cristianesimo nel giovane Hegel
Non si può scuotere l’ortodossia – osserva il giovane #Hegel anticipando #Marx – finché la sua professione, legata con temporali vantaggi, è intessuta in tutto il sistema dello Stato. Un tale interesse è troppo forte perché essa possa essere tralasciata così presto, ed esso inoltre agisce senza che se ne sia nell’insieme chiaramente coscienti.
Lukács e il giovane Hegel
L’intento lukacciano è quello di stabilire una sostanziale continuità tra il pensiero di #Hegel e quello di #Marx, che passa attraverso l’eredità di quanto c’è di più progressivo e innovativo nella filosofia del primo, e segnatamente della dialettica.
Il positivizzarsi della religione
Sostenere la religione razionale kantiana significa per il giovane Hegel condurre – sulla base dei suoi princìpi – una ricognizione critica del positivo