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Venerdì, 29 Settembre 2023 16:44

Marx, la cittadinanza ideale e lo sfruttamento reale

Ci vogliono secoli perché il “libero” lavoratore si adatti volontariamente, in conseguenza dello sviluppo del modo capitalistico di produzione, cioè sia socialmente costretto a vendere per il prezzo dei suoi mezzi di sussistenza abituali l’intero suo periodo attivo di vita, anzi, la sua capacità stessa di lavoro.

Venerdì, 14 Aprile 2023 18:06

Diritti formali e bisogni reali in Marx

L’identità sancita dai diritti di cittadinanza è formale e deve cedere il passo al suo contenuto materiale, alla differenza di classe che ha inconsapevolmente sussunto dall’esistente. Il cittadino è un’astrazione priva di vita, un’essenza irrelata, autosufficiente, priva di bisogni, assolutamente piena, beata, prodotto della rappresentazione, del gonfiarsi dell’individuo privato della società borghese, in cui la vera cittadinanza è la condizione di straniero.

Venerdì, 28 Ottobre 2022 19:45

Marx e i risvolti di classe dei diritti umani

La libertà a fondamento del #diritto dell’uomo è effettuale solo in quanto si coniuga alla proprietà

La protesta unisce ormai milioni di persone in tutto il Paese e non si tratta solo delle ‘minoranze’ di musulmani o di agitazioni studentesche, ma di chiunque creda ancora nel sogno di un’India inclusiva.
Una vittoria della sinistra mentre manca ancora la mobilitazione di lungo periodo
La questione è quella della partecipazione alla vita sociale e politica come elemento da non considerare esclusivo o di proprietà di quelli che “scendono in campo” diventando professionisti della politica.

L'urgenza di dire basta al neoliberismo diventa un impegno alla lotta popolare in tutto il “Vecchio Continente”.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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