L’Ucraina, nonostante i notevoli sforzi economici e militari occidentali, sembra essere sul procinto di perdere la guerra con la Russia. Ciò spinge verso un ingresso diretto della UE nel conflitto. Per questo alle imminenti elezioni europee è necessario l’affermarsi di un segnale di pace. 

Con uno dei più significativi giornalisti indaghiamo gli ultimi tragici eventi in Palestina con il bombardamento del consolato iraniano a Damasco e l'attento terroristico in Russia.

Con la presidente dell'Associazione nazionale per la scuola della Repubblica cerchiamo di capire, nel suo complesso, l'offensiva neoliberista volta a dequalificare la scuola statale per favorire la scuola privata.

Con il copresidente del Cred, centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia, che sta da tempo seguendo direttamente la difesa di Ilaria Salis, ricostruiamo i momenti fondamentali del processo aggiornando sulle ultime novità.

Con uno dei più significativi intellettuali marxisti del nostro paese, fra i massimi studiosi internazionali di Gramsci, professore di filosofia all'università di Cagliari indaghiamo i motivi che lo hanno portato ad accettare la candidatura nella Lista Pace terra e dignità alle prossime elezioni europee.

L'ultimo numero della prestigiosa rivista Marx XXI.

Con il più significativo candidato della Lista per la pace discutiamo in un’ottica gramsciana delle prossime elezioni europee.

Partito autonomo del proletariato, partito social-democratico, frazione dei socialisti scientifici in un partito riformista, Lista della pace, entrismo in una forza progressista di massa? Quali prospettive di ricomposizione della sinistra di classe in Italia, altrimenti condannata all’irrilevanza di una Cassandra.

Conflitto sociale, guerra, inflazione: analizziamo insieme a Claudio Grassi le prospettive e le criticità della lista per la pace promossa da Santoro e Raniero La Valle.

Con Marcos Del Roio, professore di Scienze politiche all’università di San Paolo facciamo un bilancio, in una prospettiva marxista, del Brasile a sessant'anni dal primo golpe.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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