Un film, due interpretazioni opposte. E voi lettori cosa ne pensate?

Con il palazzo presidenziale circondato dai ribelli, il governo si dimette. L’ex premier Bahah ha notificato le sue dimissioni su Facebook. Segno dei tempi. Poco dopo si è dimesso anche il presidente Mansour Hadi. Il parlamento ha però respinto le dimissioni del presidente. Partita incerta.

Il 20 gennaio si sarebbe dovuto discutere alla Camera della proroga di sospensione. Per questo Action, l'Unione Inquilini, il Prc e altre sigle associative e politiche hanno dato appuntamento a inquilini e cittadini davanti a Palazzo Montecitorio. Che la sospensione degli sfratti non sia una soluzione è una considerazione abbastanza banale. Ma visto che i nostri governanti non vogliono risolvere il problema abitativo, evita di mettere in mezzo alla strada famiglie disagiate, anzi, disagiate tra i disagiati. Come andrà a finire, però, non si sa ancora.

Dopo le notifiche dei divieti di dimora a Niscemi per 29 attivisti del Movimento No Muos nella scorsa estate, ecco che arrivano nuove intimidazioni repressive per chi partecipò al corteo del 9 agosto 2014 in cui i manifestanti entrarono nella base americana violando le reti di recinzione.

Considerazioni attuali sulle Considerazioni Inattuali n.60
Contro l'esprit de la Republique della marcia di Parigi non solo islamofobi e razzisti ma anche progressisti della sinistra estrema, complottisti e poi i soliti confusionali.

Nel 94° anniversario della fondazione del PCdI pubblichiamo un intervento del 1989 di Salvatore D’Albergo che ci presenta il suo libro “Racconti e testimonianze di 64 comunisti”. Elementi di storia del PCI a partire dalla testimonianze di storia vissuta e raccontata da 64 comunisti della Federazione del PCI di Varese Racconti di esperienze e testimonianze dirette di un vissuto di vita collettiva.

II 12 novembre riapre il Parlamento, chiuso da cinque mesi. Luigi Repossi ebbe l’incarico di entrare nell'aula di Montecitorio, dove si commemorava Matteotti da parte di un'assemblea di fascisti e filofascisti, per leggere una dichiarazione il cui cuore era nella seguente affermazione: "Da che mondo è mondo, non è permesso ai responsabili di assassinio commemorare le vittime"…

Se si vuole che in Europa qualche prospettiva positiva si riapra, bisogna augurarsi la vittoria di Tsipras alle elezioni greche, così come quella di tutte quelle forze che possano mettere in discussione le politiche dell’austerità. Fare come Tsipras in Italia non vuol dire usarne in franchising il marchio, ma significa rompere qui sui nostri temi coi nostri avversari, con le politiche di austerità in parlamento, ma anche nei consigli comunali. E se necessario anche nei sindacati.

Tante idee e grandi aspirazioni, di fronte ad una richiesta forte di unità e riaggregazione della sinistra, ma poca concretezza e relazione con lo scontro di classe e con i movimenti reali più significativi.

Una questione di grande attualità: il rapporto fra i comunisti e il sindacato. Gramsci, i consigli di fabbrica, la lotta contro il fascismo, le critiche della Terza Internazionale, i limiti della direzione bordighista del partito, la lotta contro le burocrazie sindacali.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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