La lista per la pace lanciata da Santoro e La Valle alle prossime elezioni Europee
Pasquale VecchiarelliSabato 30 settembre scorso si è tenuta a Roma l’assemblea di lancio di una lista per la pace alle prossime elezioni europee.
Precariato diffuso nella Pubblica Amministrazione e ascensore sociale in panne
di Federico GiustiRagionando sui dati Istat attorno all'occupazione si va delineando il quadro di crisi e di scarsa mobilità sociale nell'Italia meloniana. La campagna della Pubblica Amministrazione sul posto "figo".
Guerra: quando la democrazia liberale nega se stessa
di Adriana BernardeschiCom'è sempre avvenuto quando si profila una grossa crisi economica, il sistema (capitalista) dà colpi di coda tirando fuori la sua faccia oscura, quella della violenza militare, del fascismo e della negazione della stessa democrazia liberale. Lo spiega egregiamente l’ultimo editoriale di Marco Pondrelli su “Marx21”.
Losurdo e le diverse accezioni del concetto di riconoscimento
di Renato Caputo e Holly GolightlyIgnorare la lotta di classe significa, di fatto, ignorare le immense lotte per il riconoscimento che hanno portato al superamento delle esclusioni verso le grandi masse dei popoli coloniali, delle classi subalterne e delle donne.
Italo Calvino è stato un grande intellettuale comunista e marxista. Se nella seconda fase della sua vita si allontanò da quelle posizioni, permanevano tuttavia importanti linee di continuità che permettono di ricondurlo nell'alveo di quella tradizione filosofica, politica, civile e morale.
Proseguiamo con la pubblicazione del videocorso: “Controstoria della filosofia e della storia in una prospettiva marxista”, quarto ciclo – tenuto dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci – con il video del quinto incontro: Il basso medioevo.
La conversione al liberalismo e l’abiura del comunismo non hanno nessuna base documentata, mentre tutte le testimonianze mostrano che Gramsci, una volta finita di scontare la pena, pensava di emigrare in Unione sovietica e che, fino all’ultimo, si interessava alle ricadute delle politiche dell’Internazionale sul Pc italiano.
Controstoria del medioevo VII incontro: Le crociate e la ripresa della cultura occidentale
di Renato CaputoMercoledì 18 ottobre, dalle ore 18 alle 20,15, settimo incontro del corso di storia e filosofia: Controstoria del medioevo, introdotto da Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci. Nell’incontro (diretta facebook https://www.facebook.com/unigramsci/, in videoconferenza per i membri dell’Unigramsci e gli interessati, in differita su youtube) si tratterà, in un’ottica marxista, delle crociate e della ripresa della cultura occidentale mediante l’orientale.
Il Vietnam coltiva la sua amicizia con i Paesi dell’America Latina
Giulio ChinappiOltre alla storica amicizia con Cuba, il Brasile, il Messico e il Cile sono alcuni dei Paesi latinoamericani con i quali il Vietnam intrattiene ottimi rapporti
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La lotta dei lavoratori dei musei di Volterra
Alessandra Bernardeschi e Federico GiustiIl caso dei lavoratori in appalto dei musei comunali di Volterra è emblematico di dinamiche ricorrenti in molte città italiane.
Il parlamento europeo e il complesso militare-industriale
di Renato CaputoLe ultime importanti prese di posizione del Parlamento europeo hanno scavalcato ampiamente a destra in senso guerrafondaio non solo il Consiglio che governa l’Unione europea, composto dai presidenti degli Stati dell’Unione, ma sono riusciti ad assumere una posizione ancora più imperialista degli stessi Stati Uniti.
A 50 anni dalla morte di Secchia quali insegnamenti per l’oggi?
di Adriana BernardeschiDa un’iniziativa organizzata dal Centro Studi Nazionale “Domenico Losurdo”, dal Centro Culturale “Concetto Marchesi” e dalla Cooperativa Editrice Aurora sulla figura di Pietro Secchia vengono alcune indicazioni per la costruzione di un partito comunista effettivamente altro dal modello della Seconda Internazionale ed effettivamente dei lavoratori.
Il complottista non si affatica nella costruzione concreta dell'alternativa possibile, ma si limita a rovesciare il contenuto della comunicazione del potere in una curiosa dialettica che finisce sempre per rafforzare il lato “ufficialista” e mainstream della comunicazione sugli eventi.