Nella nuova puntata dell’Osservatorio sul mondo che cambia, il professor Orazio Di Mauro analizza l’attacco israeliano all’Iran e i complessi sviluppi che ne sono seguiti.

Sabato, 28 Giugno 2025 00:06

Sotto il cielo di Gaza

La vicenda sterminista che si consuma nella Striscia di Gaza va oltre il dato contingente di un conflitto regionale e investe pesantemente i destini collettivi. 

Scandirne e documentarne rigorosamente tempi, pratiche e modalità di attuazione serve a comprendere le linee d’evoluzione e gli orizzonti dell’immediato futuro.

Italia e Israele da tempo perseguono politiche militari convergenti e concomitanti, e nulla vieta che tali convergenze si siano concretamente manifestate durante l’attacco israeliano all’Iran.

Venerdì, 27 Giugno 2025 23:54

Khamenei sarà ucciso?

Israele ha aggredito l’Iran, provocandone la risposta militare, con l’obiettivo dichiarato di distruggere il suo programma nucleare. Netanyahu ha anche dichiarato esplicitamente la volontà di un cambio di regime, con l’uccisione di Khamenei.

Con il voto dell’Assemblea Nazionale del 25 giugno 2025, il Vietnam compie un passo decisivo verso la modernizzazione del proprio sistema penale, eliminando la pena capitale per otto reati non violenti e avviando una nuova era di riforme giuridiche in linea con gli standard internazionali.

La manifestazione del 21 giugno è stata testimone dell'inizio di un movimento che rifiuta il riarmo e denuncia a gran voce il genocidio in Palestina, condiviso da più di 500 associazioni.

Oltre 440 le adesioni, tutti in piazza a Roma il 21 giugno: "Stop Rearm Europe" – Appuntamento alle 14 corteo da Piazzale Ostiense al Colosseo.

Traendo spunto dal libro di Saporetti “Abolire le nascite”, una riflessione su come, in un contesto di guerra permanente, in cui la priorità strategica è la disponibilità di corpi fertili e combattenti, le forme di identità e comportamento sessuale che si pongono al di fuori della logica binaria riproduttiva verrebbero viste come strutturalmente avverse

Venerdì, 20 Giugno 2025 16:35

Una tregua per 2-3 giorni?

La Russia ha offerto una breve tregua, di 2 – 3 giorni; tuttavia la pace è lontana perché molto differenti sono le posizioni dei belligeranti. L’Ue, che ha sposato l’economia di guerra, appoggia gli atti terroristici ucraini volti ad alzare il livello del conflitto. Se l’Europa non diventerà teatro di guerra dipende dallo sviluppo del movimento per la pace.

La coalizione guidata dai socialdemocratici si conferma in testa, mentre FPÖ compie un balzo storico e il KPÖ registra il suo miglior risultato cittadino, confermando una frammentazione sempre più marcata dello scenario politico.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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