Osservatorio sul mondo che cambia: Israele vs Iran, davvero finita la guerra dei 12 giorni?
di RedazioneNella nuova puntata dell’Osservatorio sul mondo che cambia, il professor Orazio Di Mauro analizza l’attacco israeliano all’Iran e i complessi sviluppi che ne sono seguiti.
La vicenda sterminista che si consuma nella Striscia di Gaza va oltre il dato contingente di un conflitto regionale e investe pesantemente i destini collettivi.
Scandirne e documentarne rigorosamente tempi, pratiche e modalità di attuazione serve a comprendere le linee d’evoluzione e gli orizzonti dell’immediato futuro.
Il coinvolgimento italiano nell’attacco israeliano all’Iran
Orazio Di MauroItalia e Israele da tempo perseguono politiche militari convergenti e concomitanti, e nulla vieta che tali convergenze si siano concretamente manifestate durante l’attacco israeliano all’Iran.
Israele ha aggredito l’Iran, provocandone la risposta militare, con l’obiettivo dichiarato di distruggere il suo programma nucleare. Netanyahu ha anche dichiarato esplicitamente la volontà di un cambio di regime, con l’uccisione di Khamenei.
Il Vietnam abolisce la pena di morte per i reati non violenti
Giulio ChinappiCon il voto dell’Assemblea Nazionale del 25 giugno 2025, il Vietnam compie un passo decisivo verso la modernizzazione del proprio sistema penale, eliminando la pena capitale per otto reati non violenti e avviando una nuova era di riforme giuridiche in linea con gli standard internazionali.
Un passaggio nella costruzione di un movimento di massa contro il riarmo
di Angelo CaputoLa manifestazione del 21 giugno è stata testimone dell'inizio di un movimento che rifiuta il riarmo e denuncia a gran voce il genocidio in Palestina, condiviso da più di 500 associazioni.
Israele ora mira all'Iran, smontiamo tutte le bugie di un Occidente ormai alla frutta
di RedazioneOltre 440 le adesioni, tutti in piazza a Roma il 21 giugno: "Stop Rearm Europe" – Appuntamento alle 14 corteo da Piazzale Ostiense al Colosseo.
Crisi demografica e ritorno della natalità in tempi di guerra: dal controllo alla coercizione
Orazio Di MauroTraendo spunto dal libro di Saporetti “Abolire le nascite”, una riflessione su come, in un contesto di guerra permanente, in cui la priorità strategica è la disponibilità di corpi fertili e combattenti, le forme di identità e comportamento sessuale che si pongono al di fuori della logica binaria riproduttiva verrebbero viste come strutturalmente avverse
La Russia ha offerto una breve tregua, di 2 – 3 giorni; tuttavia la pace è lontana perché molto differenti sono le posizioni dei belligeranti. L’Ue, che ha sposato l’economia di guerra, appoggia gli atti terroristici ucraini volti ad alzare il livello del conflitto. Se l’Europa non diventerà teatro di guerra dipende dallo sviluppo del movimento per la pace.
Analisi della politica austriaca dal punto di vista del Partito Comunista
Giulio ChinappiLa coalizione guidata dai socialdemocratici si conferma in testa, mentre FPÖ compie un balzo storico e il KPÖ registra il suo miglior risultato cittadino, confermando una frammentazione sempre più marcata dello scenario politico.
Altro...
La Partigiana Luce: «Resisto ancora, in piazza contro la guerra»
di RedazioneDai ricordi del bombardamento di San Lorenzo all’appello per Gaza: Luciana Romoli, 94 anni, invita a manifestare il 21 giugno. Oggi come allora, chi tace è complice