In Cile continuano le manifestazioni, le assemblee, i cacerolazos, i cortei e i Cabildos. Oltre l’83% della popolazione approva le manifestazioni e la grande maggioranza vuole un’assemblea costituente. Il Presidente rimane ancora in carica malgrado la sua popolarità sia scesa al 9%. Rifiuta di indire elezioni per l’assemblea costituente ed ha aperto ad una riforma costituzionale che però verrebbe votata dagli attuali parlamentari completamente screditati. La maggior parte dei partiti di opposizione sembrano comunque favorevoli a questo esito che porterebbe ad un tradimento delle aspettative popolari.
Intanto, Carabinieri ed esercito continuano la repressione e fioccano le denunce. All’Associazione Nazionale dei Diritti Umani sono arrivate 283 denunce: 52 per violenza sessuale, 192 per torture e crudeltà e 197 per ferimento agli occhi. Ma la repressione arriva anche da squadristi di estrema destra.