MES: A che è una fregatura!

Video dell’iniziativa sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità organizzata al Granma, via dei Lucani 11, Roma

Il Meccanismo Europeo di Stabilità, il cosiddetto fondo salva Stati, è tornato all’ordine del giorno a causa di alcune riforme che i governi hanno recentemente concordato. Riforme che non ne mutano la natura di organizzazione internazionale né le finalità privatistiche. Si tratta, infatti, di un fondo che utilizza le tasse dei lavoratori per garantire la stabilità dei capitalisti europei e proteggerli dagli attacchi speculativi provenienti da oltreoceano. Ma nell’analisi del Mes si è imposta una visione che vedrebbe i paesi del Sud Europa come gli unici colpiti a beneficio dei paesi del Nord. Per capire se le cose sono così semplici ne abbiamo parlato con:

  1. Francesco Schettino, economista dell’Università Popolare Antonio Gramsci
  2. Bruno Steri, dirigente del Partito comunista italiano
  3. Franco Russo, della piattaforma sociale Eurostop

       
Approfondimenti a cura degli autori (in via di pubblicazione):

Crisi, Mes e conflittualità interimperialistica (di Francesco Schettino)

01/02/2020 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Angelo Caputo

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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