Lo scorso giovedì 27 settembre, alle 8:00 di mattina, Anna, un'abitante del quartiere di Villa Gordiani, ha ricevuto la visita di forze dell'ordine e vigili del fuoco determinati a mandarla via di casa, aggravando una situazione già precaria: a 70 anni, Anna percepisce una pensione di € 500 e non può permettersi un affitto. Rientra tra coloro che vengono definiti irregolari, cioè persone che per motivi di varia natura vivono in una casa che "legalmente non gli spetta". Sin da subito il quartiere e il Comitato di Lotta di Villa Gordiani, impegnato nella lotta a sfratti e sgomberi e nella ricerca di soluzioni per garantire il diritto all'abitare, insieme ad Asia-USB sono scesi in strada per impedire lo sgombero, mentre Anna minacciava di darsi fuoco e di lanciarsi dal quarto piano. Le operazioni repressive della giornata hanno portato all'arresto di quattro solidali, sottoposti a processo per direttissima il giorno successivo e denunciati con pesanti accuse per resistenza e lesioni. Chi era presente sa come sono andate le cose e conosce l'importanza della solidarietà. Il Comitato di Lotta di Villa Gordiani rifiuta la guerra tra poveri e chiede l'immediato stop di sgomberi e sfratti (sono circa 9000 le famiglie che rischiano di finire per strada), la sanatoria, che vengano assegnate le innumerevoli case vuote presenti nei lotti popolari, nonché che si proceda alla manutenzione di marciapiedi, edifici, illuminazione pubblica e tutto ciò che rende i nostri quartieri poco sicuri.
Comitato di Lotta di Villa Gordiani