Dinanzi ad un orizzonte di guerra che appare sempre più come l’unico progetto possibile del Capitale per uscire dalla crisi da sovrapposizione diviene urgente la parola d’ordine del no alla guerra e si al disarmo. Dopo la grande fase dell'austerità
che tanti danni ha fatto alle economie dei popoli europei e dopo la pseudo rivoluzione passiva del PNRR stiamo entrando nel keynesismo di guerra quale ultima trovata delle elité occidentali. Le armi però come tutte le merci prodotte capitalisticamente
hanno bisogno di un mercato di sbocco e in questo caso il mercato si chiama guerra!