Il settimanale gramsciano La Città Futura ha cambiato editore, da cooperativa ad associazione di promozione sociale. Stessi compagni, spese minori. Sono ruotate le cariche, quelle di caporedattore e di direttore responsabile. Dopo 4 anni e 3 mesi lascio il ruolo di direttore e mi subentra Adriana Bernardeschi. Auguri.
Da parte mia: grazie a chi è rimasto, un ricordo a chi negli ultimi mesi ha lasciato la redazione, benvenuti i nuovi. Erich Fried ha scritto queste righe che condivido: “se dubito di chi ha detto che il suo motto preferito è <bisogna dubitare di tutto>, lo seguo. E come potrebbe invecchiare il suo principio che <il libero sviluppo di ognuno è la condizione per il libero sviluppo di tutti>? Chi invecchia sono quei suoi discepoli che continuano a dimenticare quelle sue parole. Delle sue scoperte ne sono invecchiata dopo tanto tempo meno di quante ci si aspettasse. Chi dice morta la sua opera e le ragioni per cui la dice morta prova soltanto quanto sia viva, e chi vi crede alla lettera e vuole provare la validità di ogni parola prova quanto avesse ragione e perciò quanto torto quando irrideva <je ne suis pas un marxiste>” (Uno scritto dedicato a Karl Marx).
Buon cammino La Città Futura.