L’APEC, centro dell’economia mondiale

Nata nel 1989, l’APEC rappresenta oramai un importante attore economico mondiale, comprendendo un importante numero di Paesi industrializzati e di Paesi emergenti con elevati tassi di crescita.


L’APEC, centro dell’economia mondiale

Tra il 14 e il 19 novembre, Bangkok, la capitale della Thailandia, ha ospitato il 29simo vertice economico dell’APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation), organizzazione fondata nel 1989 e che oggi comprende ventuno membri della regione Asia-Pacifico. L’APEC ricopre infatti un ruolo fondamentale nell’economia mondiale, visto che il baricentro economico planetario di questo secolo risiede proprio tra le due sponde dell’Oceano Pacifico, mentre nel XX secolo era situato nell’Oceano Atlantico.

Ricordiamo, infatti, che tra i Paesi membri dell’APEC troviamo le prime tre economie mondiali per PIL nominale (Stati Uniti, Cina e Giappone), ma anche l’ottava (Canada) e la nona (Russia). Vi sono poi altri importanti Paesi industrializzati, come la Corea del Sud e l’Australia, ed altri che, pur essendo Paesi a reddito medio, fanno registrare i tassi di crescita più elevati del pianeta (Vietnam, Thailandia, Indonesia) [1]. A dimostrazione della grande importanza dell’APEC, al vertice hanno partecipato come invitati anche altri importanti leader mondiali, come il presidente francese Emmanuel Macron e il principe ereditario e primo ministro dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman.

Nel suo intervento tenuto il 17 novembre, il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato l’importanza dell’APEC, sottolineando che la regione dell’Asia-Pacifico rappresenta “la fonte principale della crescita economica globale” [2]. Il leader della Repubblica Popolare ha poi esplicitato quelle che sono le quattro priorità che l’APEC dovrebbe perseguire “per costruire una comunità Asia-Pacifico con un futuro condiviso”:

Sostenere l’equità e la giustizia internazionali e costruire un’Asia-Pacifico di pace e stabilità;

Rimanere impegnati nell’apertura e nell’inclusione e portare prosperità per tutti nell’area Asia-Pacifico;

Impegnarsi per uno sviluppo verde e a basse emissioni di carbonio e garantire un’Asia-Pacifico pulita e bella;

Tenere presente il nostro futuro comune e fare dell’Asia-Pacifico una regione in cui tutti sono pronti ad aiutarsi a vicenda.

Sfruttando la presenza di leader di Paesi di altre regioni come i già citati Macron e bin Salman, il presidente vietnamita Nguyễn Xuân Phúc ha proposto l'intensificazione della cooperazione tra APEC e Unione Europea e tra APEC e Paesi del Golfo. Per sfruttare appieno il potenziale della cooperazione interregionale, il leader della Repubblica Socialista ha suggerito di rafforzare la cooperazione per facilitare il commercio e gli investimenti, migliorando l'efficienza degli accordi di libero scambio esistenti e valutando la possibilità di formare nuovi accordi commerciali, intensificando la connettività economica internazionale, migliorando il commercio e la promozione degli investimenti e la garanzia della trasparenza nelle politiche economiche e commerciali.

Nell’ultima giornata del vertice, i leader dei Paesi partecipanti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta e hanno approvato un documento finale nel quale riaffermano per promuovere una crescita forte, equilibrata, sicura, sostenibile e inclusiva. Inoltre, hanno accolto con favore i progressi compiuti quest'anno nell'avanzamento dell'area di libero scambio dell'Asia-Pacifico.

“I Paesi membri continueranno a promuovere gli sforzi per rafforzare la leadership dell'APEC, distinguendosi come il principale forum economico dell'Asia-Pacifico, nonché un incubatore di idee moderno, efficiente ed efficace”, si legge all’interno del documento. “La cooperazione dell'APEC contribuirà a soluzioni pratiche alle sfide comuni e integrerà gli sforzi globali, compresa l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, afferma la dichiarazione”.

Come ricordato da Xi Jinping, “oggi il mondo è giunto a un altro crocevia storico, e questo ha reso la regione dell’Asia-Pacifico ancora più importante e prominente nella sua posizione e nel suo ruolo”. Le principali economie mondiali, in gran parte situate nella regione Asia-Pacifico, dovrebbero superare le differenze e lavorare congiuntamente per far fronte alle sfide globali che riguardano tutta l'umanità, come dimostrato dalla pandemia di Covid-19, e come richiesto anche dall’emergenza climatica che rischia di mettere a repentaglio l’esistenza della vita sulla terra.

Note

 

[1] I 21 Paesi membri dell’APEC sono: Australia, Brunei, Canada, Cile, Cina, Corea del Sud, Filippine, Hong Kong, Indonesia, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Perù, Russia, Singapore, Stati Uniti, Taiwan, Thailandia e Vietnam.

[2]https://giuliochinappi.wordpress.com/2022/11/22/xi-jinping-assumersi-la-responsabilita-e-lavorare-insieme-in-solidarieta-per-costruire-una-comunita-asia-pacifico-con-un-futuro-condiviso/

25/11/2022 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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Giulio Chinappi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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