Guerra in Ucraina: la soluzione politica proposta dalla Cina

Gli Usa respingono la proposta di pace della Cina nel silenzio assenso dei Paesi Ue


Guerra in Ucraina: la soluzione politica proposta dalla Cina

La proposta della Cina per la soluzione politica della crisi ucraina è stata subito respinta dagli USA, giudicata favorevole alla Russia e ingiusta per l’Ucraina. Il presidente Biden rifiuta la mediazione cinese e ricorda a Pechino che la mancata condanna dell’“invasione russa” è motivo sufficiente a rifiutare in toto la proposta avanzata.
Ma quali sono i contenuti della soluzione prospettata da Pechino?
Riportiamo il testo della proposta cinese con due necessarie premesse: la guerra ostacola la libera circolazione di merci e capitali, l’accerchiamento della Cina da parte USA sta rallentando l’economia di Pechino alle prese con la carenza di forniture importanti per la sua stessa economia. Il prolungarsi della guerra in corso porta benefici agli USA ma non alla Cina e anche alla UE che tuttavia non esita a sostenere
acriticamente le scelte della NATO con innumerevoli voltafaccia di alcuni capi di Stato, o di governo, non ultima Giorgia Meloni della quale ricordiamo l’atto di accusa all’allora presidente Obama in occasione delle prime sanzioni alla Russia.

La seconda considerazione riguarda la natura di guerra del capitalismo USA che per mantenere la propria egemonia deve preservare non solo la centralità della valuta dollaro, ma accordare anche ampi spazi alla produzione e al commercio di armi.
Pensiamo che i nostri lettori possano leggere direttamente la proposta di pace avanzata dalla Cina e trarre le debite considerazioni.
La posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina:
1. Rispettare la sovranità di tutti i Paesi. Il diritto internazionale universalmente riconosciuto, compresi gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, deve essere rigorosamente osservato. La sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere effettivamente sostenute. Tutti i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, sono membri eguali della comunità internazionale. Tutte le
parti dovrebbero sostenere congiuntamente le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali e difendere l’equità e la giustizia internazionali. Occorre promuovere un’applicazione equa e uniforme del diritto internazionale, mentre i due pesi e due misure devono essere respinti.
2. Abbandonare la mentalità della guerra fredda. La sicurezza di un Paese non dovrebbe essere perseguita a spese degli altri. La sicurezza di una regione non dovrebbe essere raggiunta rafforzando o espandendo blocchi militari. I legittimi interessi e preoccupazioni in materia di sicurezza di tutti i Paesi devono essere
presi sul serio e affrontati adeguatamente. Non esiste una soluzione semplice a un problema complesso. Tutte le parti dovrebbero, seguendo la visione di una sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile e tenendo presente la pace e la stabilità a lungo termine del mondo, contribuire a forgiare un’architettura europea di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile. Tutte le parti dovrebbero opporsi al perseguimento
della propria sicurezza a spese della sicurezza degli altri, prevenire lo scontro di blocco e lavorare insieme per la pace e la stabilità nel continente eurasiatico.
3. Cessazione delle ostilità. Il conflitto e la guerra non giovano a nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali ed esercitare moderazione, evitare di soffiare sul fuoco e aggravare le tensioni e impedire che la crisi si deteriori ulteriormente o addirittura vada fuori controllo. Tutte le parti dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina nel lavorare nella stessa direzione e riprendere il dialogo diretto il più rapidamente
possibile, in modo da allentare gradualmente la situazione e, infine, raggiungere un cessate il fuoco globale.
4. Ripresa dei colloqui di pace. Il dialogo e il negoziato sono l’unica soluzione praticabile alla crisi ucraina. Tutti gli sforzi che contribuiscono alla soluzione pacifica della crisi devono essere incoraggiati e sostenuti. La comunità internazionale dovrebbe mantenere il suo impegno nel giusto approccio per promuovere colloqui per la pace, aiutare le parti in conflitto ad aprire la porta a una soluzione politica il più presto possibile e creare condizioni e piattaforme per la ripresa dei negoziati. La Cina continuerà a svolgere un ruolo costruttivo in questo senso.
5. Risolvere la crisi umanitaria. Tutte le misure che contribuiscono ad alleviare la crisi umanitaria devono essere incoraggiate e sostenute. Le operazioni umanitarie dovrebbero seguire i principi di neutralità e imparzialità e le questioni umanitarie non dovrebbero essere politicizzate. La sicurezza dei civili deve essere efficacemente protetta e devono essere istituiti corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Sono necessari sforzi per aumentare l’assistenza umanitaria nelle aree pertinenti, migliorare le condizioni umanitarie e fornire un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli, al fine di prevenire una crisi umanitaria su scala più ampia. L’ONU dovrebbe essere sostenuta nello svolgere un ruolo di coordinamento nel convogliare gli aiuti umanitari verso le zone di conflitto.
6. Proteggere i civili e i prigionieri di guerra. Le parti in conflitto dovrebbero rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario, evitare di attaccare civili o strutture civili, proteggere donne, bambini e altre vittime del conflitto e rispettare i diritti fondamentali dei prigionieri di guerra. La Cina sostiene lo scambio di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina e invita tutte le parti a creare condizioni più favorevoli a
questo scopo.
7. Mantenere sicure le centrali nucleari. La Cina si oppone agli attacchi armati contro centrali nucleari o altri impianti nucleari pacifici e invita tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, compresa la Convenzione sulla sicurezza nucleare (CNS) ed evitare risolutamente incidenti nucleari provocati dall’uomo. La Cina sostiene l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) nel svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere la sicurezza degli impianti nucleari pacifici.
8. Ridurre i rischi strategici. Le armi nucleari non devono essere usate e le guerre nucleari non devono essere combattute. La minaccia o l’uso di armi nucleari dovrebbe essere contrastato. La proliferazione nucleare deve essere prevenuta e la crisi nucleare evitata. La Cina si oppone alla ricerca, allo sviluppo e all’uso di armi chimiche e biologiche da parte di qualsiasi Paese in qualsiasi circostanza.
9. Facilitare le esportazioni di cereali. Tutte le parti devono attuare pienamente ed efficacemente e in modo equilibrato l’iniziativa sul grano del Mar Nero firmata da Russia, Turchia, Ucraina e Nazioni Unite, e sostenere le Nazioni Unite nello svolgere un ruolo importante al riguardo. L’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale proposta dalla Cina fornisce una soluzione fattibile alla crisi alimentare
globale.
10. Cessazione delle sanzioni unilaterali. Le sanzioni unilaterali e la massima pressione non possono risolvere il problema; creano solo nuovi problemi. La Cina si oppone alle sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I Paesi interessati dovrebbero smettere di abusare di sanzioni unilaterali e “giurisdizione a braccio lungo” contro altri Paesi, in modo da fare la loro parte nel ridurre la
crisi ucraina e creare le condizioni per i Paesi in via di sviluppo per far crescere le loro economie e migliorare la vita della loro gente.
11. Mantenere stabili le catene industriali e di approvvigionamento. Tutte le parti dovrebbero mantenere seriamente l’attuale sistema economico mondiale e opporsi all’uso dell’economia mondiale come strumento o arma per scopi politici. Sono necessari sforzi congiunti per mitigare le ricadute della crisi e impedire che interrompa la cooperazione internazionale nei settori dell’energia, della finanza, del commercio alimentare e dei trasporti e comprometta la ripresa economica globale.
12. Promuovere la ricostruzione postbellica. La comunità internazionale deve adottare misure per sostenere la ricostruzione postbellica nelle zone di conflitto. La Cina è pronta a fornire assistenza e svolgere un ruolo costruttivo in questo sforzo.
Purtroppo, i signori della guerra reputano inaccettabili queste ragionevoli proposte e vogliono che la guerra continui.

03/03/2023 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Federico Giusti

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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