Sabato 18 luglio si è svolta un’assemblea cittadina sul diritto alla salute e contro obbligo fedeltà aziendale. Una iniziativa promossa da varie realtà che hanno scelto di anteporre i contenuti alla visibilità delle sigle. Questione di metodo e non solo, sui temi dirimenti come quelli della sanità e dell'istruzione, della repressione nei luoghi di lavoro urge costruire percorsi comuni e mobilitazioni ampie.
A Pisa è stata promossa una assemblea cittadina alla presenza di Marco Lenzoni, infermiere soggetto a procedimento disciplinare per avere denunciato la carenza di dpi in sanità. Nell'occasione è stata presentata alla stampa la petizione nazionale a sostegno della sanità pubblica, gratuita e universale promossa da numerose realtà tra le quali la città futura
35 mila morti da covid, migliaia di contagiati, esiste ancora il diritto alla salute? Noi pensiamo di no, in questi mesi è stata calpestata la nostra dignità, le nostre stesse esistenze sono state una variabile dipendente dai profitti. Sono migliaia i lavoratori e le lavoratrici contagiati anche se solo una minima parte beneficerà del diritto a un risarcimento.
Il personale sanitario? Prima eroi, oggi migliaia di licenziamenti e decine di provvedimenti disciplinari a carico di chi ha denunciato carenza e assenza di dispositivi di protezione individuali, colpiti da gravi sanzioni, sospesi dal lavoro o licenziati.
Nei luoghi di lavoro non esiste più libertà di parola e di pensiero, con la scusa della insubordinazione e della violazione dell'obbligo di fedeltà aziendale vengono messi a tacere le voci scomode instaurando un clima di paura e di subalternità ai datori, ai managers pubblici e privati.
L’Italia ha affrontato la pandemia dopo decenni di tagli, privatizzazioni, riduzione di ospedali e posti letto, hanno smembrato e indebolito la sanità preventiva e territoriale, hanno tagliato costantemente il personale sanitario, bloccato il turn-over di medici, infermieri e tecnici sanitari.
Tutti i governi succedutisi hanno sottratto al servizio sanitario 37 miliardi di euro in 10 anni, 30 anni di tagli, aziendalizzazione e privatizzazione.
In questi giorni è stata lanciata una petizione nazionale a favore della sanità pubblica universale e gratuita , serve la mobilitazione dei cittadini e dei lavoratori per impedire che la strage da covid resti impunita e si utilizzi l'emergenza per costruire paura e rassegnazione nei luoghi di lavoro.