L’onda nera, di Davide Pappalardo.

L’onda nera. Un caso siciliano per Libero Russo. Edizioni Pendragon 2024 è il terzo romanzo di Davide Pappalardo


L’onda nera, di Davide Pappalardo.

L’onda nera. Un caso siciliano per Libero Russo. Edizioni Pendragon 2024 è il terzo romanzo di Davide Pappalardo che ha per protagonista Libero Russo un ex poliziotto diventato detective privato. Nel primo Buonasera Signorina le vicende si svolgono a Milano, nel secondo Che fine ha fatto Sandra Poggi? oltre a Milano la vicenda si sviluppa anche tra Bologna e Venezia. In entrambi i romanzi siamo negli anni settanta con le canzoni di Fred Buscaglione. Questi romanzi erano stati preceduti da Milano Pastis che prende spunto dalla famosa rapina di via Montenapoleone del 1964 e segue le vicende della mala milanese e di quella parigina con una ricostruzione storica molto puntuale. Con Il verso dell’assiolo invece la vicenda si sposta nel triveneto ma il cuore della narrazione è la Sicilia e in particolare un episodio avvenuto durante l’alluvione che colpì Acireale nel 1995. E proprio Acireale è il luogo dove si svolge quest’ultima avventura di un Libero Russo ormai ottuagenario che parte da Bologna ai giorni nostri per andare in soccorso ai suoi due pronipoti coinvolti nel furto di una statua. Per capire questo autore è importante seguire il percorso delle sue ricerche storiche e stilistiche mai casuali, tese a migliorare la comprensione della società e la scrittura adatta a spiegarla. Anche in questo romanzo, che si ispira come i precedenti all’hardboiled di Dashiell Hammett e Raymond Chandler, la trama ben congegnata serve a illuminare l’intreccio tra economia, politica, cambiamenti antropologici e sociali in una Sicilia che sembra travolta da un onda nera di fascismo e razzismo, ma che sia nelle sue bellezze naturali e culturali, sia nella vivacità dei suoi abitanti resi da alcuni personaggi , manifesta una colorata vitalità e capacità di resistenza. Personaggi che sono a un tempo sagomati dalle torsioni che impone la vita in una coerenza cocciuta come stessero in un fumetto, ma che sono capaci di sorprendere il lettore, forse lo stesso autore, con imprevedibili scelte e azioni che mandano la storia di corsa. Capaci di rialzarsi subito dopo una caduta, come fanno i ciclisti che appena in piedi controllano lo stato della bicicletta e ricominciano a pedalare sulla strada. Non a caso Davide è appassionato di ciclismo e ha recentemente curato una raccolta di racconti ispirati alla bicicletta: Pirati e gregari.  Libero Russo però più che al ciclismo è ispirato alla boxe, anche da vegliardo si prende una buona dose di botte che avrebbero steso un cavallo. Tuttavia manifesta una straordinaria capacità di incassatore, ma senza perdere mai però la capacità di ragionare. Il ragionamento la qualità migliore per orientarsi in un mondo pieno di ignoranza, irrazionalità, senso delle proporzioni e della misura. La scrittura di Davide quindi non ama i voli pindarici, sta ai fatti e si concede solo qualche ben inserito vocabolo siciliano e una costante e sottile ironia nelle descrizioni e nei dialoghi. Senza farsi mancare ovviamente una adeguata colonna sonora. In questo romanzo sono gli Abba. Aspettiamo con ansia una nuova avventura di Libero, magari ambientata nella Capitale negli anni di inizio millennio. Dalle parti del Velodromo, verso la foce del Tevere. Un Libero con qualche acciacco in meno e qualche sogno in più.

Al lavoro, alla tastiera

08/06/2024 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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