El Sentimiento de México: nel “mundo raro” di Chavela Vargas

Omaggio a Chavela Vargas: una delle voci più importanti del Messico“gigante dormiente”, come lo chiama lei, l'interprete principale delle sue radici e delle sue tradizioni attraverso brani indimenticabili come Macorina, Piensa en mí, No volveré, Un mundo raro


El Sentimiento de México: nel “mundo raro” di Chavela Vargas Credits: wikipedia

Ama sin medida, sin limite, sin complejo, sin permiso, sin coraje, sin consejo, sin duda, sin precio, sin cura, sin nada - L'amore senza misura, senza limiti, senza complessi, senza permesso, senza coraggio, senza il consiglio, senza dubbio, nessun prezzo, nessuna cura, niente di niente”. Storie di donne e di cuori infranti. Omaggio all'Edith Piaf messicana Chavela Vargas: rivoluzionaria e stella di spicco della musica ranchera del Messico. Cantora del falso moralismo, patriottica libera, indipendente e dalla forza straordinaria. Tutto questo e non solo è Chavela Vargas, la Chamana, come è soprannominata per il suo alter ego sciamanico e spirituale. Un monumento dell’America Latina. Originaria della Costa Rica, la Vargas al secolo Isabel Vargas Lizano (San Joaquín de Flores, 17 aprile 1919Cuernavaca, 5 agosto 2012), si trasferisce in Messico all’età di 14 anni dalla Costa Rica dove inizia a cantare per le strade dimostrando sin dalla giovane età l’estro per la musica. Negli anni Sessanta, la cantora è alla ribalta e già regina della bohémiendi Plaza Garibaldi a Città del Messico vestita da uomo, con mano il sigaro e portando con sé una pistola. Fanno parte di questo periodo: Chavela Vargas "RCA",1963 Noche Bohemia, 1966 Chavela Vargas e Orfeon 1967. Album che gli danno notorietà sia in patria che in Europa e soprattutto in Spagna. Frequenta personaggi noti del tempo come Frida Kahlo (di cui è anche amante), Diego Rivera e Luis Echeverría, presidente del Messico dal 1970 al 1976.

La dipendenza dall’alcol. Consuma alcol in quantità industriali e si ritira dalle scene per venti anni a causa della forte dipendenza dal bere. Afferma con molto autoironia che “in tutto il Messico non c’è una tequila decente”. Lei e il cantautore José Alfredo Jiménez, un’altra leggenda musicale, compagno di bevute, ingurgitano di tutto. L’alcol domina anche i suoi testi: il bar, la bevanda e la tequila fanno da sfondo alla sua musica. “Sono in un angolo della cantina / Ascoltando una canzone che ho richiesto;/ Mi stanno servendo la mia tequila ora, / E il mio pensiero va a te”, in “Tu Recuerdo y Yo ” inizia così.“Condividi questa bottiglia con me”. Negli anni Novanta torna alla ribalta e pubblica in ordine: El corrido hablado, 1991 Piensa en mí, 1991 Boleros, 1991 Colaboró también la banda de sonido de Kika con «Luz de luna», 1993 Macorina, 1994 Sentimiento de México (vol. 1), 1995 De México y del mundo, 1995 Le canta a México, 1995 Colaboró también la banda de sonido de La flor de mi secreto con «En el último trago», 1995 Volver, volver, 1996 e Grandes momentos, 1996.

L’amore saffico e il “segundo amor” con Frida Kalho. Sebbene alcuni lo negano, la Vargas ha una storia d’amore intensa con la pittrice Frida Kalho. In una lettera scritta al suo intimo amico Carlos Pellicer, Frida Kahlo racconta del primo incontro con “la sciamana”, che definisce “straordinaria, lesbica, anzi, mi ha preso eroticamente. Non so se lei ha sentito lo stesso che ho provato io, ma credo che sia una donna abbastanza liberale e, se me lo chiede, non esiterei nemmeno un attimo nel denudarmi dinanzi a lei”.Queste le prime righe che Frida Kahlo dedica a Chavela Vargas e che segna l’inizio di una liaison intensa e segreta. Qualche anno prima di morire, la cantante messicana riconosce la passione che prova per la pittrice e afferma: “Ho amato Frida Kahlo e lei mi ha amata. Era un amore come solo gli artisti sanno amare. Mi ha insegnato molte cose e ho appreso molto e, senza pretesa alcuna, ho afferrato il cielo con le mani, con ogni parola, ogni mattina”. Un amore controverso che va oltre la passione fisica, in tempi in cui dichiarare la propria omosessualità era contrario al ‘buon’ costume dell’epoca. Tormentata per la sua sessualità, dichiara:Quello che fa male non è essere gay, è che le persone te lo gettano in faccia come se  fosse una piaga”.

Musa di Pedro Almodovar: la rude voce della tenerezza. Pedro Almodovar le rende omaggio, scegliendo le sue canzoni per le colonne sonore di alcuni film come Tacchi a spillo. Partecipa al film, dedicato all'amica e amante Frida Kahlo, Fridadi Julie Taymor, in cui interpreta La llorona (ma nella colonna sonora è presente anche Paloma negra). L'attrice protagonista e produttrice, Salma Hayek, che la vuole nel film, dichiara: “Chavela non è una cantante messicana, Chavela è il Messico”.

I riconoscimenti. Molti gli onori dedicati a Chavela Vargas: Dama di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Católica, un Grammy Latino, medaglia d'oro all’Universidad Complutense di Madrid, medaglia al merito della Università di Alcala di Henares e nel 2009 cittadina di Città del Messico.

La paloma negra – la colomba negra. Scegliamo uno dei suoi brani più rappresentativi denso di inquietudini e di emozioni. Il testo narra di un tradimento subito da un uomo che canta alla donna amata, una "femme fatale", a cui piace giocare con i suoi amanti. Lui la odia ma non riesce a smettere di amarla e per rifuggire dal dolore annega in una passione fatta di alcol e follia. La Colomba menzionato nel testo è un'immagine archetipica e le vecchie canzoni popolari messicane sono ricche di queste figure, spesso rappresentate dal mondo animale, che simboleggiano le forze del mondo che dominano la razionalità umana.

Ya me canso de llorar y no amanece
Ya no sé si maldecirte o por ti rezar
Tengo miedo de buscarte y de encontrarte
Donde me aseguran mis amigos que te vas
Hay momentos en que quisiera mejor rajarme

Y arrancarme ya los clavos de mi penar
Pero mis ojos se mueren si mirar tus ojos
Y mi cariño con la aurora te vuelve a esperar

Y aggaraste por tu cuenta la parranda
Paloma negra paloma negra dónde, dónde andarás?
Ya no jueges con mi honra parrandera
Si tus caricias han de ser mías, de nadie mas

Y aunque te amo con locura ya no vuelves
Paloma negra eres la reja de un penar
Quiero ser libre vivir mi vida con quien yo quiera
Dios dame fuerza que me estoy muriendo por irla a buscar

Y agarraste por tu cuenta las parrandas

Traduzione:

Già mi stanco di piangere e non fa giorno
Non so più se maledirti o pregare per te
Ho paura di cercarti e di trovarti
dove mi assicurano i miei amici che vai tu.

Ci sono momenti in cui preferirei spaccarmi
e strapparmi i chiodi dalla mia prigionia.
Ma i miei occhi muoiono senza guardare i tuoi occhi.
E il mio affetto con l'aurora viene a cercarti.

Già hai preso da solo il divertimento
Colomba nera, colomba nera
Dove, dove andrai?
Non mettere più in gioco la mia onestà goduriosa
se le tue carezze devono essere mie, di nessun altro.

Anche se ti amo con pazzia, non tornare!
Colomba nera sei la grata di una cella.
Voglio essere libero, vivere la mia vita con chi io desideri.
Dio dammi la forza che sto morendo dalla voglia di andare a cercarla.

Già hai preso da solo il divertimento

04/02/2017 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
Credits: wikipedia

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L'Autore

Sara Rotondi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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