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Smart working e falsa coscienza
Il lavoro agile non è un nemico di classe, ma una modalità di lavoro differente da altre come il telelavoro o il lavoro in presenza: breve storia del fenomeno, rischi e benefici per i lavoratori. Va contrastato in generale il processo di cottimizzazione delle retribuzioni.
Le innumerevoli contraddizioni del “lavoro agile”
Lo smart working nella Pa, “grazie” al covid, è un processo in fieri per comprendere il quale dobbiamo partire dalle modalità concrete della sua introduzione per poi inquadrarne il quadro di riferimento normativo e i rapporti di forza che cela.
Contratti a perdere
I nuovi contratti di lavoro della Pubblica Amministrazione verranno siglati senza recupero del potere di acquisto e di contrattazione. Nelle assemblee, aperte per lo più ai soli iscritti dei sindacati più rappresentativi che annoverano una minoranza di lavoratori, le piattaforme discusse risulteranno lontane e discordanti rispetto ai contratti siglati. Le perplessità del sindacalismo di base…
Economia circolare? No grazie
Economia circolare e infortuni sul lavoro. Come siamo messi? Con quale metro misuriamo la loro sostenibilità ecologica e sociale?
Smart o non smart: è questo il problema?
Si ritorna al lavoro in presenza nella pubblica amministrazione dove la fase emergenziale, dovuta alla pandemia, è già un lontano ricordo. Vince la linea Brunetta sul lavoro agile in attesa di accordare qualche contentino con i prossimi contratti nazionali della Pa.
La restaurazione del cottimo
Dal punto di vista del proletariato, dotato di coscienza di classe e dell’unica ideologia radicalmente alternativa in senso progressista alla dominante, ovvero dal punto di vista del marxismo, lo smart working non è altro che la riproposizione da parte del neoliberismo imperante della modalità di lavoro che già Marx denunciava come la più consona al concetto di capitale, ovvero il lavoro a cottimo.
Lo smart working sopravviverà alla pandemia?
Cos’è lo smart working? È una formula organizzativa che i capitalisti utilizzano per accrescere lo sfruttamento dei lavoratori (plusvalore). È la finalizzazione dello smart working allo sfruttamento del lavoro che va combattuta e non la formula dello smart working in quanto tale.
A qualcuno non piace Smart: il lavoro agile nella PA all’epoca di Brunetta
Il governo Draghi in piena pandemia decide di abolire l'obbligo di mettere la metà del personale della pubblica amministrazione in lavoro agile. Sullo sfondo c'è la necessità di gestire i 235, 6 miliardi di euro del Recovery Plan.
Lo smart working abbatte i costi e i diritti dei lavoratori
Lo smart working è funzionale al risparmio sulla pelle dei lavoratori. E i risparmi, complici i sindacati confederali, vanno ad arricchire la sanità e la previdenza integrativa.
Dal lavoro a cottimo allo smart working
Lo smart working è una forma di lavoro a cottimo che agevola lo sfruttamento. Occorre impedire che anche dopo l’epidemia venga esteso indiscriminatamente e senza il controllo dei lavoratori organizzati.