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Domenica, 08 Marzo 2020 12:18

Diritti umani e transizione al socialismo

L’esigenza dello sviluppo di un processo rivoluzionario per rendere effettivi gli astratti diritti umani della tradizione borghese
Gramsci dalla questione meridionale, al moderno principe, ovvero al partito come intellettuale collettivo fondato sugli intellettuali organici alla classe proletaria moderna
Sabato, 20 Aprile 2019 17:29

Gli intellettuali organici

Tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia, Gramsci sviluppa un’interpretazione originale del marxismo, il cui perno è la funzione centrale degli intellettuali. A suo parere, infatti, per conquistare il potere politico nel mondo occidentale è necessario esercitare l’egemonia culturale all’interno della società civile. Perciò il partito rivoluzionario deve divenire un intellettuale collettivo.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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