Visualizza articoli per tag: feticismo

I capitalisti commisurano il plusvalore estratto non al solo capitale variabile, ma a tutto il capitale: in tal modo il plusvalore si trasforma in profitto. Avvicinandoci alla complessità del reale e alla concorrenza fra diversi capitali si vede che il plusvalore viene ripartito fra i capitalisti di tutti i comparti, produttivi e improduttivi, in ragione all’incirca proporzionale al capitale anticipato. I prezzi che ne scaturiscono differiscono dai valori, ma è la legge del valore a determinarli con le opportune mediazioni.

Venerdì, 04 Febbraio 2022 17:44

La reificazione nel giovane Lukács

Il rovesciamento reale di soggetto e oggetto, la personificazione delle cose e la cosificazione delle persone, questo mondo stregato, che sussiste sul fondamento del dominio capillare della forma-merce, è concepito come “naturale” dagli economisti, allo stesso modo in cui è vissuto come “normale” dagli agenti della produzione.

Domenica, 26 Maggio 2019 05:34

La critica di Marx all’universalismo astratto

La critica materialista di Marx all’universalismo astratto tanto nella forma giuridica, quanto nella forma politica dello Stato, quale istituzione volta ad armonizzare la società civile.
La nozione di feticismo nasce all'interno della riflessione sulla “religiosità primitiva”, ma da questa è trasferita ad altri ambiti culturali

La nozione di feticismo nasce all'interno della riflessione sulla “religiosità primitiva” ma da questa è trasferita ad altri ambiti culturali. Contiene in sé una prospettiva critica che consente di scomporre i nostri “feticci” nel sistema di relazioni che in essi si cristallizzano

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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