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La “mala scuola” in 8 punti
Mentre era in corso il Consiglio dei Ministri giovedì 12 Marzo, i lavoratori della scuola presidiavano piazza Montecitorio rispondendo all’appello degli autoconvocati (gli studenti avevano manifestato durante la mattinata), convinti che, viste le anticipazioni, la presentazione del ddl sulla scuola avrebbe presentato brutte sorprese. E così è stato.
“Buona Scuola”. Un bluff firmato Renzi-Giannini
In 40 piazze italiane è in atto la contestazione del mondo della scuola contro il DDL Renzi-Giannini, con cui s’intende riorganizzare la scuola italiana, privatizzandola, in ubbidienza alle politiche liberiste. Nella Capitale si sono riuniti a Montecitorio, per protestare contro la riforma della scuola, molte sigle fra cui gli Autoconvocati, Rifondazione comunista, i comitati No-Invalsi e i comitati per la Lip
Con la riforma Renzi la scuola si inchina alle imprese
Dopo lo Sblocca Italia e il Job's Act, questo provvedimento si delinea come l'ennesimo regalo alle imprese. Per i ragazzi dei tecnici 600 ore di tirocinio gratuito nell'ultimo triennio. Si crea così lavoro di qualità per i giovani? Sarebbe necessaria invece una nuova educazione per imparare a cooperare, cogestire e progettare insieme forme di produzione di beni e servizi utili alla comunità.
Per un vera “buona scuola” della Repubblica
La LIP (Legge di Iniziativa Popolare Per una buona scuola per la Repubblica), sottoscritta da 100.000 cittadini, presentata in parlamento per la prima volta nel 2006, aggiornata nella primavera 2014 e poi ripresentata sia alla Camera che al Senato lo scorso luglio, può costituire una reale alternativa alla proposta di riforma della scuola renziana, se debitamente sostenuta e appoggiata da movimenti, associazioni, insegnanti, studenti, genitori e dai parlamentari.
Un primo risultato della lotta della scuola: il Governo posticipa la controriforma
Con la spinta delle lotte e dei ricorsi dei precari, il Governo rischia di dover pagare multe salatissime all’UE per la reiterazione dei contratti a tempo determinato. Per questo Renzi ha ventilato l’assunzione dei precari in cambio della controriforma “Buona Scuola”. Ora è tutto rimandato. Senza farsi illusioni sulle intenzioni di questo Governo i coordinamenti dei precari torneranno davanti al Parlamento nella settimana che va dal 12 al 18 gennaio.
GAE, DM, TFA, PAS, SFP. Gli acronimi del precario perfetto
Graduatorie A Esaurimento, Diploma Magistrale, Tirocini Formativi Attivi, Percorsi Abilitazione Speciali, Scienze della Formazione Primaria: sono le abilitazioni che nel piano della “Buona Scuola” renziana scompaiono e non valgono per le assunzioni promesse, ma vengono ignorate completamente.