La Russia prepara le nuove armi per il conflitto con l’occidente

La Russia introduce rapidamente nuove armi altamente tecnologiche e le prova nella guerra di Ucraina. L’Occidente e specie gli Stati Uniti assiste sgomento allo sviluppo dei nuovi sistemi d’arma.


La Russia prepara le nuove armi per il conflitto con l’occidente

In questo breve articolo prenderò in esame alcune armi russe, che se usate metterebbero in seria difficoltà la potenza statunitense. Nell'arsenale delle forze armate della Federazione Russa ci sono armi considerevolmente perniciose per gli alti comandi NATO. La prima e più insidiosa arma è il complesso di contromisure elettroniche Murmansk-BN a lunghissimo raggio capace di inibire le comunicazioni nemiche anche a 5.000 km e in caso di condizioni favorevoli può arrivare a 9.000 km. Il sistema funziona ad onde corte e per questo può superare le montagne e qualsiasi orografia del terreno. È in grado di paralizzare completamente il funzionamento dei sistemi elettronici, delle armi del nemico senza distruggerli fisicamente. Già qualche anno fa l’esperto di guerra della NATO Xavier Rofe ne ha parlato con preoccupazione sulla rivista “Atlantic” [1]. Il sistema disabilita non solo tutti gli obiettivi militari ma anche i sistemi civili. Molti analisti condividono l'opinione dell'esperto militare e ritengono che le forze della NATO situate nell'Europa occidentale siano assolutamente indifese contro il Murmansk-BN, soprattutto se si tiene conto che per decollare i caccia di ultima generazione americana F-35 necessitano del supporto del satellite. Ne consegue che i timori dei generali occidentali riguardo a Murmansk-B sono giustificati e reali. La Russia lo ha messo in opera dal 2014. 

Si tratta di una potente arma strategica capace di "accecare" e "assordare" gli equipaggiamenti di armi intelligenti e attrezzature da ricognizione a distanze 7 volte maggiori dei pari sistemi occidentali, sopprime completamente le comunicazioni mobili (VHF-UHF), il satellite e la radio. Raccoglie, elabora e classifica i dati delle sorgenti di radiazioni a onde corte e ne sopprime l’efficacia, interrompe le comunicazioni di aerei, satelliti, navi da guerra e unità di terra dell'Alleanza del Nord Atlantico. Non esiste al momento una contromisura occidentale in grado di manometterlo.

L’altra arma che preoccupa non poco i Generali del Pentagono è il missile da crociera 9M730 Burevestnik (noto anche in Occidente come SSC-X-9 Skyfall) [2], comparso nel 2018 sulle principali agenzie di stampa mondiali, che hanno valutato negativamente le reali capacità di quest’arma; successivamente seri analisti del Pentagono hanno espresso perplessità su questa nuovissima arma russa. Ma, quando nell’autunno 2020 nuove informazioni su questo missile da crociera intercontinentale a propulsione nucleare sono diventate maggiormente disponibili, analisti professionisti occidentali si sono mostrati assai preoccupati. 

C’è da chiedersi: perché la Russia ha creato un'arma così minacciosa? Questa decisione si deve al ritiro degli Usa dal Trattato sul nucleare START 2 avvenuto nell’estate 2019. Washington allora considerava la Russia non più situabile sullo stesso livello militare degli Stati Uniti, pertanto, la Casa Bianca ruppe unilateralmente il Trattato START 2, cioè la limitazione dei sistemi missilistici anti balistici siglata nel 1972, che garantiva alle parti la mutua distruzione con un attacco di rappresaglia in caso di escalation nucleare. Per ristabilire la parità strategica con gli Usa, disponendo ancora di una potente base scientifica e industriale risalente all’URSS, la Russia ha iniziato a sviluppare avanzate armi strategiche, cominciando a costruire un missile da crociera a propulsione nucleare. Inoltre, gli scienziati russi sono riusciti a creare un motore nucleare in miniatura da montare sul missile Burevestnik, la cui costruzione i media occidentali hanno fortemente criticato, mentre il Dipartimento di Stato Usa ha deciso di minacciare seriamente la Russia, chiedendo con insistenza l'abbandono di questo nuovo missile. Invece, la Russia, dal canto suo, superati con successo i test dell’ultima versione del missile da crociera a propulsione nucleare, ha previsto di inserirlo in servizio al più presto nelle forze aerospaziali. Nonostante questi eventi si siano svolti nella totale segretezza, alcune informazioni sulle funzionalità del missile sono arrivate in occidente e questo è diventato "l'incubo del Pentagono". L’aspetto vincente del Burevestnik consiste nel fatto che è dotato di un motore ad energia nucleare miniaturizzato capace della stessa potenza di quelli di dimensione standard. La creazione di un motore nucleare in miniatura per un missile da crociera è sempre stato l'obiettivo degli ingegneri di tutto il mondo, per ora solo i russi ci sono riusciti.

La terza arma che ha arricchito l’arsenale russo è un missile antiaereo detto S-300V4, denominato in occidente Stealth Hunter [3]. Gli esperti concordano sul fatto che gli ultimi missili ipersonici danno a questa arma caratteristiche senza precedenti che non hanno somiglianze al mondo, come del resto scrive la rivista americana Military Watch  (ottobre 2022) in un articolo elogiativo del sistema missilistico antiaereo russo S-300V4. Il tono dell’articolo discende dal fatto che il sistema ha distrutto due aerei da combattimento ucraini (un caccia Su-27 e un bombardiere di prima linea Su-24), che si erano avvicinati pericolosamente a Belgorod (ossia Russia), volando a poche decine di metri dal suolo. I due velivoli sono stati abbattuti facilmente dal sistema S-300V4, essendo stati attaccati appena decollati dall’aeroporto di Poltava. Gli esperti americani stupefatti hanno osservato che nessuna manovra elusiva ha consentito ai piloti ucraini di sfuggire all’attacco russo. Infine, i comandi americani sono seriamente preoccupati per la sicurezza dei jet da combattimento occidentali che usano la tecnologia Stealth di quinta generazione (aerei invisibili), ossia gli F-22A Raptor e gli F-35. Infatti, il sistema russo S-300VM nella sua ultima versione avrebbe la capacità di colpire in modo efficace tali velivoli fino a 35 km in altezza e con un'autonomia fino a 400 chilometri. Il sistema S-300VM è penalizzato solo per l’alto costo. In definitiva si sta assistendo ad una rapida sostituzione dei vecchi missili subsonici con i nuovi missili ipersonici. Vedremo in futuro che ci riserverà questa competizione militare.

Con queste armi ed altre ancora la Russia si prepara al confronto con il cosiddetto occidente collettivo, ma ovviamente noi auspichiamo che ciò non avvenga, anche perché le prime vittime, dopo i poveri ucraini e i giovani militari russi, cui va tutta la nostra solidarietà, saremo noi, gli europei. Del resto, anche il governo italiano non sta ampliando la spesa militare sotto i dettami degli USA?

 

Note

[1] https://vpk.name/en/554511_the-french-edition-appreciated-the-russian-electronic-warfare-systems.html

 

[2]      https://www.quotidiano.net/esteri/missile-putin-russia-1.8131020

 

[3] https://chimniii.com/news/null/null-Top-5-Most-Lethal-Anti-Aircraft-Missile-Systems-Present-In-The-World.html

03/02/2023 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Orazio Di Mauro

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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