Signor Presidente,
Desidero estendere le mie congratulazioni al Sig. Abdullah Shahid per l’assunzione delle sue funzioni di Presidente della 76ma Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sono convinto che sotto la sua abile guida e con la sua vasta esperienza, porterà la nostra sessione al successo. Apprezzo molto i significativi contributi del Sig. Volkan Bozkir nella sua veste di Presidente della 75a Assemblea generale. Desidero inoltre congratularmi ancora una volta con il signor Antonio Guterres per la sua rielezione a Segretario generale delle Nazioni Unite. Credo che, con la sua perseveranza e dedizione, lavorerà per realizzare le direttive e le priorità dell’Organizzazione negli anni a venire.
Signor Presidente,
L’Assemblea generale quest’anno si riunisce in uno scenario unico, poiché la pandemia di Covid-19 sta mettendo a repentaglio la vita delle persone in tutto il mondo. Credo che tutti i nostri pensieri in questi giorni siano con i nostri Paesi e i nostri popoli. E il mio cuore anela alla mia patria, il Vietnam, dove l’intera nazione sta combattendo vigorosamente questa pandemia per proteggere la salute e la vita delle persone, sostenere la crescita economica e garantire la sicurezza sociale, senza lasciare indietro nessuno.
Nessun dato statistico può misurare veramente il dolore e le perdite causati dalla pandemia di Covid-19. Questi sono rappresentati, soprattutto, dalla perdita di vite umane, ma anche dai gravi danni economici e dagli impatti di vasta portata sulle società e sul benessere delle persone. La pandemia suona un campanello d’allarme della distruzione scioccante che può essere causata da sfide alla sicurezza non tradizionali come malattie o cambiamenti climatici, se non vengono affrontate in modo tempestivo e deciso.
La pandemia ha anche messo in luce le carenze del sistema di governance globale e la crescente disuguaglianza tra le nazioni.
Tuttavia, il Covid-19 non è l’unica sfida che dobbiamo affrontare oggi. Le crescenti tensioni tra le maggiori potenze hanno portato a un sistema internazionale divisivo e instabile. Le guerre stanno prendendo la vita di molte persone innocenti. Le controversie sui territori e le risorse in molte aree sono sul punto di scoppiare. L’ascesa della politica di potere, il disprezzo del diritto internazionale e gli atti unilaterali di coercizione e impedimento contro i Paesi nell’esercizio dei loro diritti legali sono ancora in atto in molte regioni.
In questo quadro cupo, ciò che ci motiva davvero sono il forte desiderio di pace, cooperazione e sviluppo tra i popoli di tutto il mondo e il nostro riconoscimento dell’importanza della solidarietà internazionale e del multilateralismo.
Le Nazioni Unite - con i loro 75 anni di esperienza nel preservare la pace e nel coltivare relazioni internazionali amichevoli, giuste ed eque - continuano ad affermare il proprio ruolo chiave nel sistema multilaterale. L’Organizzazione continua a coordinare efficacemente gli sforzi globali per rispondere alle sfide globali che non possono essere risolte da nessun Paese che agisce da solo. In tale contesto, appoggio pienamente il tema proposto dal Signor Presidente. E permettetemi di condividere alcuni dei miei pensieri.
Innanzitutto, il nostro compito più urgente oggi è contenere rapidamente il Covid-19 in tutto il mondo. Il mondo non può essere al sicuro se una singola persona o un singolo Paese soffre ancora di questa pandemia. Il Vietnam apprezza il ruolo delle agenzie delle Nazioni Unite e di altre istituzioni multilaterali, in particolare il COVAX Facility nel promuovere un accesso equo ai vaccini e ai farmaci per il Covid-19. Affinché la pandemia venga respinta, è essenziale essere solidali, sostenere un elevato senso di responsabilità e intensificare la cooperazione. In particolare, l’assegnazione prioritaria dei vaccini dovrebbe essere data alle nazioni con un basso tasso di vaccinazione. E i Paesi in via di sviluppo dovrebbero essere messi in grado di impegnarsi nella produzione di vaccini e nelle catene di approvvigionamento.
In secondo luogo, la soluzione chiave per contenere la pandemia e favorire la ripresa economica risiede nella nostra capacità di rafforzare la nostra resilienza, in particolare di fronte alle crisi. Ma questo non significa che dobbiamo farlo da soli. La resilienza può essere sostenuta solo se si basa sulla cooperazione e sulla connettività tra le nazioni, in particolare in un momento in cui le sfide alla sicurezza non tradizionali non conoscono confini e possono avere un impatto su qualsiasi nazione. Apprezziamo il ruolo svolto dal sistema delle Nazioni Unite e ci aspettiamo che continuerà a sostenere gli sforzi degli Stati membri per costruire la resilienza, assecondando gli interessi e le preoccupazioni di tutti i Paesi.
Terzo, le sfide che dobbiamo affrontare possono essere trasformate in opportunità di sviluppo. La nostra vita quotidiana, nonché le attività produttive e commerciali devono subire cambiamenti per adattarsi alla pandemia, questa è un’opportunità per la trasformazione digitale, l’utilizzo di nuove tecnologie e una maggiore produttività, competitività e autosufficienza delle nostre economie. È anche un’opportunità per noi di perseguire la trasformazione verde, lo sviluppo sostenibile, il commercio e la facilitazione degli investimenti. Dovremmo anche lavorare insieme per promuovere il flusso di merci e persone e mantenere le catene di approvvigionamento globali. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ci fornisce un eccellente modello per cogliere tali opportunità e richiede una cooperazione rafforzata. Invitiamo tutti i Paesi a adempiere ai loro finanziamenti per gli impegni di sviluppo, a riprogrammare i pagamenti del debito da parte dei Paesi in via di sviluppo e a fornire a questi Paesi le risorse necessarie per contenere il Covid-19 e favorire la ripresa, trasformando così le opportunità in risultati concreti di sviluppo.
In quarto luogo, la cooperazione per mitigare e prevenire gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici è diventata più cruciale che mai. Le dure condizioni meteorologiche, l’innalzamento del livello del mare, l’inquinamento ambientale e il degrado della biodiversità sono le conseguenze cumulative di decenni di sconsiderata ricerca di sviluppo da parte dell’umanità. Queste sfide ci spingono ad agire prontamente per salvaguardare il nostro pianeta e rispettare la soglia concordata a livello internazionale di 1,5 gradi Celsius. Mentre ci dirigiamo verso la COP-26, dobbiamo compiere ogni sforzo per ridurre le emissioni di gas serra, in cui i Paesi sviluppati dovrebbero assumere la guida. I Paesi in via di sviluppo dovrebbero ricevere ulteriore assistenza nel finanziamento, nel trasferimento tecnologico e nello sviluppo di capacità per ridurre le emissioni e migliorare la prevenzione e la mitigazione dei disastri in modi che promuovano la transizione verso un’economia verde e circolare. Questa è per noi un’opportunità condivisa per garantire l’armonia tra l’uomo e la natura.
Quinto, il prerequisito per favorire la ripresa e la crescita nell’era post-pandemia è sostenere la pace, la sicurezza e la stabilità in ogni Paese, in ogni regione e nel mondo in generale. Il Vietnam chiede un cessate il fuoco globale e la fine di tutte le violenze per garantire la sicurezza dei civili e facilitare l’assistenza umanitaria nelle aree di conflitto. Il Vietnam ha alle spalle decenni di guerre per rivendicare l’indipendenza e la riunificazione nazionale, sfuggire all’isolamento e agli embarghi. Abbiamo fatto ogni sforzo per mobilitare le nostre forze interne, mantenere l’autosufficienza e adattarci alle tendenze prevalenti del nostro tempo per raggiungere oggi il nostro potenziale, la nostra posizione internazionale e il nostro prestigio. Comprendiamo a fondo il significato di “niente è più prezioso dell’indipendenza e della libertà” (citazione di Hồ Chí Minh, ndt) e della pace e dello sviluppo di ogni nazione. Il Vietnam condanna tutti gli atti di guerra e di potere politico e le violazioni dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.
Più che mai, tutti gli attori delle relazioni internazionali devono agire in buona fede e assumersi le proprie responsabilità, evitando tensioni e scontri. Dovremmo impegnarci insieme per rimodellare i legami internazionali e costruire la fiducia tra i Paesi sulla base dell’uguaglianza e della cooperazione. Dobbiamo anche rispettare l’indipendenza, la sovranità, l’integrità territoriale, la non ingerenza negli affari interni degli Stati e risolvere le controversie con mezzi pacifici.
In questa augusta assemblea, riaffermiamo ancora una volta la nostra solidarietà al popolo cubano e ribadiamo il nostro forte appello per la fine completa degli embarghi unilaterali contro Cuba.
Ci auguriamo che la situazione in Afghanistan si stabilizzi presto affinché il popolo afghano, in particolare donne e bambini, possa vivere in pace. Sosteniamo la giusta lotta del popolo palestinese e la soluzione dei due Stati verso l’istituzione di uno Stato palestinese indipendente che viva in pace a fianco dello Stato di Israele.
Signor Presidente,
Dopo 35 anni di Đổi Mới (le riforme economiche applicate dal 1986, ndt), il Vietnam ha compiuto traguardi storici. Puntiamo a diventare un Paese sviluppato ad alto reddito entro il 2045, nel centenario dell’indipendenza del Vietnam.
L’aspirazione ad un Vietnam forte e prospero può realizzarsi solo quando il Paese è veramente uno Stato di diritto del popolo, per il popolo e dal popolo, ed è in grado di invocare il patriottismo, la perseveranza, la grande solidarietà nazionale e l’innovazione dell’intera nazione.
Il Vietnam persegue un approccio incentrato sul popolo e si sforza di raggiungere il progresso sociale e l’uguaglianza, preservare i valori culturali e proteggere l’ambiente, promuovendo al contempo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Questo è strettamente allineato con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che ci sforziamo di soddisfare.
Il Vietnam ha perseguito una politica estera di indipendenza, autonomia, pace, amicizia, cooperazione e sviluppo, diversificazione e multilateralizzazione delle relazioni esterne. In qualità di membro responsabile della comunità internazionale, il Vietnam è attivamente impegnato in un’ampia integrazione internazionale, apportando contributi responsabili agli sforzi concertati della comunità internazionale. Il Vietnam sostiene con tutto il cuore il multilateralismo, con l’Onu al centro e il diritto internazionale come fondamento. Sosteniamo gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e ci sforziamo di fornire contributi sostanziali ad una Onu più democratica ed efficace. Ricorderemo sempre e faremo tesoro dell’inestimabile assistenza delle Nazioni Unite accordata al Vietnam. I frutti della riforma e dell’integrazione del Vietnam si devono in parte alle risorse e ai consigli politici che il sistema di sviluppo delle Nazioni Unite ci ha fornito nel corso degli anni.
Nella regione, il Vietnam sta lavorando a stretto contatto con gli altri membri dell’Asean per promuovere la centralità dell’Asean nel mantenimento della pace, della sicurezza e della prosperità nel sud-est asiatico e nell’Asia-Pacifico in generale.
Le relazioni Asean-Onu si sono costantemente consolidate e sviluppate, diventando un modello per la cooperazione tra l’Onu e le altre organizzazioni regionali. Stiamo compiendo sforzi vigorosi per attuare il consenso in cinque punti approvato dai leader dell’Asean per promuovere il dialogo, la riconciliazione e l’assistenza umanitaria al popolo del Myanmar.
Il Vietnam condivide la posizione dell’Asean e la voce comune della comunità internazionale sull’importanza della pace, della stabilità, della sicurezza marittima, della libertà di navigazione e di sorvolo nel Mar Cinese Meridionale. Riteniamo che tutte le parti dovrebbero astenersi da azioni unilaterali che potrebbero complicare ulteriormente la situazione, risolvere controversie e divergenze con mezzi pacifici in linea con la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, in particolare l’Unclos (Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, ndt) del 1982. È inoltre necessario osservare pienamente la Dichiarazione di condotta delle parti nel Mar Cinese Meridionale e ottenere presto un Codice di condotta sostanziale ed efficace in linea con il diritto internazionale, compresa l’Unclos del 1982.
Signor Presidente,
In questa importante occasione, a nome dello Stato e del popolo del Vietnam, ringrazio sinceramente tutti i Paesi membri per la fiducia riposta in Vietnam nella sua qualità di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il periodo 2020-2021. Negli ultimi due anni, il Vietnam ha sempre sostenuto il principio del “Partenariato per una pace sostenibile”. Abbiamo promosso il dialogo e la cooperazione e ci siamo uniti attivamente agli sforzi concertati per prevenire e affrontare i conflitti. Il Vietnam ha sostenuto il rafforzamento del rispetto della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, rafforzando la cooperazione con le organizzazioni regionali, la prevenzione dei conflitti, l’azione contro le mine e la protezione dei civili e delle infrastrutture critiche civili nei conflitti armati.
La bandiera nazionale del Vietnam sventola alta nelle missioni di pace delle Nazioni Unite in Sudan del Sud e nella Repubblica Centrafricana e presto sventolerà anche in altre missioni delle Nazioni Unite. Con il nostro desiderio di dare ulteriori contributi al lavoro presso le Nazioni Unite, il Vietnam si candida per un seggio al Consiglio dei diritti umani per il periodo 2023-2025 e in altre importanti agenzie delle Nazioni Unite. Attendiamo con impazienza il continuo sostegno di tutti i Paesi in questa impresa.
Signor Presidente,
La strada da percorrere non sarà facile. Ma sono convinto che i cuori dei popoli del mondo batteranno all’unisono. Il Vietnam lavorerà con Paesi e popoli in tutto il mondo in modo che insieme possiamo prevalere sulla pandemia e costruire un mondo di pace, prosperità e felicità per tutti. E questa sarà una gloriosa vittoria per tutti noi.
Grazie.