Economia e Lavoro

Il governo vara il Def che, in una situazione economica disastrosa, annuncia nuove ingiustizie e adesione moderata ai dettami europei. Ma le scelte vere sono rinviate al dopo elezioni.
Se gli animalisti vogliono liberare la natura dal barbaro sfruttamento cui è sottoposta devono prima liberare i lavoratori.

La sinistra non dovrebbe promuovere l’inclusività, ma l’abolizione dello sfruttamento. Le esigenze nutrizionali, il modo di soddisfarle e il modo produrre gli alimenti non sono date in natura ma dipendono dalle condizioni sociali.

L’analisi del problema della diseguaglianza non potrà mai essere al di sopra delle classi né politicamente neutrale, ma sempre e solo, legata ad una classe: o a quella operaia, o a quella borghese.

Ora che anche in Italia sta divenendo chiaro cosa comporti il reddito di cittadinanza reale, è ancora più necessario riflettere criticamente, in una prospettiva marxista, su questa parola d’ordine.

È la redditività degli investimenti capitalistici che guida la crescita e l'occupazione, non le dimensioni del deficit pubblico.

Le vecchie teorie alla base della MMT vengono riprese anche da importanti uomini della finanza in quanto funzionali alla creazione di bolle speculative che avvantaggiano i più ricchi.

La MMT mira a rattoppare i fallimenti della produzione capitalistica, non a rimpiazzarla.
Il racconto e l’analisi di un emigrato italiano in Cile, patria del libero mercato senza freni. Tra disuguaglianza, povertà, disperazione e tanta voglia di uno stato sociale come (fu) quello italiano.
Secondo gli esponenti di tale scuola, il capitalismo può essere salvato e raggiungere una crescita armoniosa e la piena occupazione con la semplice emissione di moneta.
La modern monetary theory giustifica la spesa pubblica senza restrizioni per ripristinare e sostenere la piena occupazione. Ma questa apparente virtù nasconde il suo vizio, un ostacolo molto più grande per un vero cambiamento.
L’anticipazione della recessione da parte di Conte ci rivela che in regime capitalista le autorità pubbliche più sono indipendenti più sono permeabili agli interessi padronali.
Gli ultimi dati congiunturali annunciano la recessione. Il quantitative easing di Draghi non ha risolto niente. Serve una politica di investimenti pubblici e di equità fiscale: l’opposto della manovra del governo.
Il Vietnam è uno dei cinque Paesi al mondo che si proclama ancora ufficialmente socialista sotto la guida egemone del Partito Comunista. Quali sono le politiche economiche, in particolare in fatto di salari?
Le scelte urbanistiche romane sono state funzionali alla riproduzione del capitale e ad assorbirne i surplus. Nelle varie fasi del capitalismo abbiamo perciò tre modelli di città: la città industriale, la città keynesiana e la città neoliberista.
Lo sbandierato reddito di cittadinanza non abolisce la povertà: mantiene milioni di persone sotto la soglia di povertà assoluta. Perché, in una visione classista, i poveri non devono vivere, ma solo sopravvivere, così da essere una forza lavoro sempre disponibile.
La svolta a destra in Brasile avviene in un continente scosso da sconvolgimenti economici e crisi sociali e politiche di dimensioni ed origine internazionali.
Il capitalismo, attraverso le borse, si prepara all’era delle cripto valute.
I dati degli istituti statistici brasiliani spesso nascondono la verità, il Brasile ancora oggi è un paese a predominanza agricola.
I lavoratori si oppongono con determinazione e capacità alla chiusura della fabbrica metalmeccanica della Bekaert, già Pirelli; la Toscana disastrata dalle politiche liberiste, esprime loro solidarietà.
Come superare i limiti strutturali del sindacato mediante l’organizzazione di consigli e comitati rionali di lavoratori.
Il gioco delle parti sulla manovra economica del governo nasconde il carattere reazionario di entrambi gli schieramenti. Ricordiamocelo alle prossime elezioni europee.
La politica monetaria svizzera non si autodetermina più già da molto tempo: le decisioni vengono prese a Francoforte.
Perché per la loro stessa natura i sindacati rischiano di assumere tanto in una società capitalista, quanto in una socialista una funzione anti-rivoluzionaria.
Analizzando la crisi finanziaria l’Italia diventa un rischio per il franco svizzero.
Se Pap vuole essere protagonista delle esigenze di cambiamento sociale non può selezionare solo alcune lotte ignorando tutto ciò che si muove fuori da un certo perimetro piuttosto limitato.
Keynes mirava a qualche modesto intervento di riparazione del capitalismo liberale, per farlo funzionare senza la necessità di una rivoluzione socialista.
Risale al 1891 l’idea di un garibaldino di produrre e vendere vino in comune.
Il nuovo accordo raggiunto tra i tre paesi membri del NAFTA, e ridenominato USMCA, presenta in realtà luci ed ombre per i lavoratori nordamericani e sancisce il prevalere degli interessi del grande capitale statunitense.
Durante la Grande Depressione degli anni '30 Keynes fece a meno delle soluzioni monetariste alle crisi e optò per uno stimolo fiscale, proponendo persino la "socializzazione degli investimenti", una politica molto più radicale rispetto alla produzione di più i soldi.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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