L'augurio per il 2015: rilanciamo Rifondazione Comunista!

La riscossa degli sfruttati e degli oppressi non può che passare attraverso il rilancio di un Partito Comunista vero, prima in Italia e poi in Europa. L’assenza di un Partito Comunista rende facile giuoco ai dominatori del nostro tempo, i quali, con mano lesta e senza ritegno alcuno approfittano delle nostre debolezze e delle nostre sofferenze. 


L'augurio per il 2015: rilanciamo Rifondazione Comunista!

 

La riscossa degli sfruttati e degli oppressi non può che passare attraverso il rilancio di un Partito Comunista vero, prima in Italia e poi in Europa. L’assenza di un Partito Comunista rende facile giuoco ai dominatori del nostro tempo, i quali, con mano lesta e senza ritegno alcuno approfittano delle nostre debolezze e delle nostre sofferenze. 

di Silvia Terribili, Rifondazione Comunista Paesi Bassi 

Invece di rottamare, restauriamo la casa comunista 

Credo che l'Italia e anzi l'Europa abbia bisogno e - oserei dire - meriti un nuovo Partito Comunista europeo. Con tutta la stima per il lavoro che sta facendo Tsipras e Syriza, credo che invece di sognare un rimorchio caduto dal cielo, in Italia si debba procedere piu speditamente nella ricostruzione della casa comunista democratica senza aver i soliti timori e dubbi che non ce la faremo.
Sono convinta che la vecchia casa, con muri di pietra solidi e spessi, possa resistere a tutti i terremoti scatenati da mercati sempre più irrazionali e disumani. Ci meritiamo una nuova stagione di vero comunismo che riesca a riportare al governo politici e cittadini forgiati nei più alti ideali di solidarietà e visione verso il futuro. Possiamo farcela, però dobbiamo restaurare la casa. In che modo? Ad esempio investendo tutto su nuovi quadri e su nuovi candidati che abbiano idee e pensino al grande progetto comune. Dobbiamo invertire la tendenza del politico affarista che si vende allo sponsor che offre di più: siano essi i mercati, o le lobby, o le mafie, o le società segrete più o meno progressiste. 

Selezione dei quadri e dei candidati 

La selezione dei quadri e dei candidati deve essere fatta dalla base dei militanti, che si impegnano, in prima persona, offrendo tempo e passione al progetto comune. Bisogna riscoprire il valore dell'iniziativa dei militanti proiettata verso uno scopo comune, che è in fondo quello di tornare al governo, dai comuni fino al Parlamento europeo per fare leggi a difesa dei cittadini e difendere i beni comuni.
Dobbiamo smetterla di accettare passivante il governo dei mercati. 

Trasparenza sul finanziamento 

In questo processo di ricostruzione è fondamentale la trasparenza, dobbiamo essere un partito povero che si regge sull'iniziativa volontaria dei propri militanti. Oggi le campagne elettorali si possono fare con un semplice sito web, che senza tanti fronzoli, dia notizie e formi politicamente i lettori, in tempo reale, con costi veramente abbordabili. Un sito web semplice costa un centinaio di euro all'anno, un blog interattivo deve essere la base per la comunicazione tra militanti e cittadini.
Questo significa trasparenza totale sul proprio autofinanziamento. Significa organizzare eventi poveri dal punto di vista dell'organizzazione, ma estremamente ricchi nelle idee. Le sale possono essere spartane, il catering lo facciamo da noi, basta avere una cucina e un po’ di mani esperte che sappiano fare da mangiare per tutti. Dobbiamo riscorpire il valore delle iniziative autogestite che costano pochi soldi, ma producono preziosissime sinergie. 

La Città Futura un importante strumento 

Dobbiamo essere presenti tutti i giorni nella rete per raccontare quello che succede in Italia e nel mondo. Sono ottime tutte le iniziative editoriali in rete che diffondano idee e stimolino la discussione. La Città futura è un grande segnale di speranza, è importante crederci, diffonderla e dare il proprio contributo. Dobbiamo tornare a studiare e a far lavorare il cervello con scuole di formazione autogestite, per riflettere, per discutere sul passato e il presente ed elaborare le nostre proposte per il futuro. Ho partecipato di recente a una scuola di formazione su Gramsci a Bruxelles organizzata da Rifondazione Belgio. Sono rimasta entusiasta. Vorrei organizzare scuole simili in Olanda dove vivo, ma anche in Italia, ovunque. 

Salviamo la forma-partito 

Credo nel Partito, credo fortemente che debba essere mantenuto e rafforzato, credo nell'organizzazione di persone che condividono ideali e un comune sentire. Che amano la terra e i suoi frutti, e amano il proprio prossimo. Ecco, il manifesto di idee che vorrei proporre si ispira al cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, la nostra battaglia comune dovrebbe partire da questa filosofia.
Rispetto tutti i movimenti ma sono convinta che le idee comuniste abbiano bisogno di un'organizzazione democratica che possiamo continuare a chiamare Partito. Essere movimento e fluttuare continaumente in un momento in cui tutti i partiti di opposizione sono stati rottamati, significa abdicare al neoliberismo, a un neo-feudalesimo disumano ed inaccettabile. Non dobbiamo rinunciare. Non dobbiamo cadere nell'errore di abbandonare la casa di Rifondazione Comunista, che ha bisogno solo di essere restaurata, ma può reggere benissimo e offrire un porto sicuro ai cittadini che credono ancora nelle proprie capacità e si impegnano per un futuro migliore.
E poi non dimentichiamo che gli esperimenti recenti di fusione in liste o movimenti anche animati da ottime idee e ottime persone sono falliti o sono rimasti di natura elitaria. Mai più liste raffazzonate come quelle di Rivoluzione Civile, o frettolose ed elitarie come la lista Tsipras. Teniamoci Rifondazione e cerchiamo di ristrutturarla, senza paurosi salti nel buio che avvantaggiano soltanto i poteri dominanti e deludono i cittadini, che per protesta vanno sempre meno a votare nell'illusione di dare un segnale alle caste e alle lobby. La conseguenza è che le caste e le lobby, con un 10% di consenso elettorale, portano avanti il loro progetto nearistocratico e neofeudale. Vogliamo tornare al 1815 ? Se smettiamo di partecipare alla politica e difendere la democrazia parlamentare e rappresentativa, rimetteremmo le lancette dell'orologio indietro di 200 anni. Io non ci sto! E voi? 

Doppio binario, nazionale ed europeo/internazionale 

Per finire, dobbiamo lavorare a livello europeo ed internazionale. E' necessario che i partiti comunisti di tutta Europa si colleghino e lavorino insieme, bisognerebbe puntare alla creazione di un Partito Comunista europeo. Perché c'è il rischio molto forte di un ritorno alla provincia, di una discriminazione tra paesi del Nord Europa e paesi del Sud Europa,e di un arroccamento sulla difesa degli interessi nazionali che impedisce la formazione di un partito europeo che abbia una forza molto maggiore della coalizione, più o meno disaggregata, di tanti partitini nazionali. 

Imparare l’inglese 

Per raggiungere questo scopo bisogna lavorare su un doppio binario. Da un lato rafforzare il partito in Italia e dall'altro promuovere la creazione del partito europeo che difenda dunque gli interessi e i beni comuni dei 360 milioni di cittadini europei, per fare ciò è indispensabile imparare o perfezionare l’inglese per potere comunicare e presentare programmi comuni.
I temi di portata internazionale su cui siamo tutti d'accordo sono: fermare le privatizzazioni dei beni comuni e restituire alla gestione pubblica i beni e i servizi essenziali stupidamente privatizzati come trasporti, energia, rifiuti, sanità. 

Porre un freno allo strapotere delle banche 

Porre al centro delle politiche europee la difesa dell'ambiente e del suolo e la gestione dei rifiuti. Far pagare le tasse alle multinazionali. Fermare la precarizzazione del lavoro e la schiavizzazione imposta dalla globalizzazione. Ad esempio dovremmo vietare l'importazione di prodotti che hanno un prezzo basso perché fabbricati da operai senza nessuna tutela che lavorano per 3 euro all'ora.
Spero di poter dare una mano in prima persona a restaurare questa casa comunista che deve accogliere tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Bisogna aprirsi al mondo, visto che la sfida ormai è globale: mercati, lobby finanziarie e politici da esse sponsorizzati, contro i cittadini che lor signori vorrebbero trasformare in sudditi globali. 

Per questo oggi, 6 gennaio 2015, mi sono iscritta al Partito di Rifondazione Comunista. Perché voglio collaborare, insieme a tanti altri compagni e compagne. 

Auguro a tutti un 2015 pieno di impegno, idee, fiducia e collaborazione. Possiamo farcela. 

15/01/2015 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Silvia Terribili

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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