Matrimoni

Mentre le “news” sui giornali incorniciano le nozze di Pippa Middleton ed altri inutili blasonati d’Europa, accadono gli eventi importanti: le vite normali e autentiche della stragrande maggioranza delle persone.


Matrimoni Credits: luciamagionami.blogspot.it

Oggi vi è una notizia sui giornali
(ne parlano anche in televisione)
una notizia cui non eravamo abituati
ma le cose sono cambiate:
un nuovo sole si è destato a salutare il mondo.

Si è sposata la figlia di Paolo,
quello che abita nel palazzo grigio
in fondo al quartiere, al terzo piano,
quello che al mattino canta
(oggi quasi nessuno più lo fa)
quando inforca la sua bicicletta
per recarsi al lavoro, giù alla fabbrica.

Così stamane è su tutte le prime pagine,
hanno detto dei cinquanta invitati
(di più non permettono le finanze familiari)
ma nel quartiere tutti dicono
che di sicuro sarà una bella festa:
i ragazzi si amano davvero
ed è questa la sola cosa che conti.

Non si sposeranno in chiesa
ma che importa: anche chi non crede
ha il diritto di unirsi in matrimonio,
poi il parroco è un loro buon amico,
è già stato a fare loro gli auguri
non ha portato benedizioni
ma un mazzo di rose rosse
e un vestitino verde come i prati
a primavera per il nuovo bambino.

La gente del quartiere li vedrà passare
domani, a metà mattina.
Ci saranno tutti ad augurare
non si esporranno striscioni
sarà il calore umano il dono più gradito.

Partiranno per un breve viaggio di nozze
andranno dai parenti di lui, giù in Sicilia,
in questi giorni gli agrumeti sono in fiore,
quale scenario migliore
tra il profumo dolce dei petali e il mare!

Tutto molto bello, ma…
la figlia della regina d’Inghilterra…
non si è sposata anche lei, proprio ieri?
Può darsi,
ma a chi può interessare?


Altre poesie di Giuseppe Vecchi

01/07/2017 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
Credits: luciamagionami.blogspot.it

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L'Autore

Giuseppe Vecchi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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