Visualizza articoli per tag: teatro

Venerdì, 15 Aprile 2022 19:25

Gramsci. Concerti e sconcerti

Recensiamo in quest’articolo una raccolta di recensioni gramsciane a opere liriche, pubblicate originariamente sul giornale del Partito socialista tra il 1915 e il 1919.

Venerdì, 07 Gennaio 2022 13:32

Dialettico e ingenuo nel tardo Brecht

Sia sul piano strutturale dell’opera sia su quello gnoseologico della teoria, l’elemento del naïf e quello dialettico sembrano entrambi indicare nell’ultimo Brecht la direzione di un produttivo scetticismo verso ogni soluzione unilaterale del contrasto tra la componente classica e romantica dell’opera.

Venerdì, 24 Settembre 2021 19:15

Brecht e i classici

La presenza di questa di consonanze con la Poetica di Aristotele può essere spiegata solo in riferimento al crescente interesse, manifestatosi durante gli ultimi anni della vita di Brecht, per le riflessioni sull’arte dei “classici”.

Venerdì, 06 Agosto 2021 00:13

Il Teatro come strumento rivoluzionario

Il teatro è un mezzo di comunicazione che ha nella sua essenza un nucleo rivoluzionario.

Venerdì, 08 Gennaio 2021 22:30

Una notte con Thomas Bernhard

Thomas Bernhard, in un’intervista rilasciata a Peter Hamm, dà sfoggio di cinismo.

Domenica, 09 Agosto 2020 13:13

Sipari sempre aperti

Intervista a Maurizio Coroni, animatore di Sipari sempre aperti, una iniziativa di lotta dei lavoratori dello spettacolo per risolvere i problemi strutturali dei teatri e di chi ci lavora.

Citazioni di passi dal Me-ti, Libro delle svolte [1934-37] di Bertolt Brecht
Lunedì, 10 Giugno 2019 04:38

Bulgakov nell’Urss di Stalin

Alcune riflessioni sui motivi per cui non è stato dato spazio all'ironia di Bulgakov
Ci chiediamo se le storie dei miti debbano essere sempre di lotte sanguinarie e non possano avere una tonalità più leggera, addirittura comica…
Sabato, 01 Dicembre 2018 17:52

L’Ifigenia secondo Giuseppe Vecchi

Un’opera contro la guerra.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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