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Lukács e la reificazione
A parere del giovane Lukács il compito dell’unificazione del dualismo di soggetto e oggetto – oscuramente avvertito e lasciato cadere da Kant – viene ripreso da Hegel, il quale se da un lato interpreta il criticismo come la filosofia della scissione per eccellenza, dall’altro è ben lungi dall’addossarne la causa all’arbitrio o ai limiti del filosofo Kant.
Lukács e le antinomie della filosofia borghese
L’essere qualitativo delle cose che conduce la propria vita extra-economica come una cosa in sé, che si pensa di poter trascurare durante il normale funzionamento delle leggi economiche, nelle crisi diventa improvvisamente il fattore decisivo. I suoi effetti si manifestano nell’arresto del funzionamento di queste leggi.
Pantragismo e saggismo
Prima dell’approdo al marxismo il giovane Lukács è affascinato dall’irrazionalistica filosofia della vita e dalla metafisica esistenzialistica che riscopre, in opposizione al razionalismo, la prospettiva pantragica di Kierkegaard.
La concezione del dramma moderno del giovane Lukács
Lukács condanna la decadenza della borghesia che, trascinando nella degradazione l’intero genere umano, non riesce sul piano della cultura e della forma artistica a esprimere la situazione storica con la dignità della tragedia