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A partire dal testo di Davide Conti, Sull'uso pubblico della storia, analizziamo l’operato del revisionismo storico e politico e la sua lettura distopica e in evidente contraddizione con i fatti avvenuti nel secolo Breve.

Venerdì, 11 Febbraio 2022 18:23

10 febbraio, giorno delle mistificazioni

Il cosiddetto “giorno del ricordo” occulta sotto un velo di mistificazioni e omissioni le responsabilità reali dei tragici eventi che hanno insanguinato il fronte orientale tra gli anni Venti e l’immediato dopoguerra. Proviamo a ricostruire una contestualizzazione più ampia e più complessa, per una comprensione che vada oltre le sirene della retorica dominante.

Sabato, 08 Febbraio 2020 20:32

Per una franca discussione sulle Foibe

Una riflessione per il “Giorno del ricordo”
Sabato, 24 Febbraio 2018 20:10

Giorno del ricordo: un bilancio

Il giorno del ricordo istituito nel 2004 per commemorare le sofferenze degli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati favorisce lo sviluppo di una memoria contraffatta e falsa coscienza.

Il giorno del ricordo delle vittime delle foibe è stato istituito nel 2004 su iniziativa di Alleanza Nazionale, il partito nato dal Movimento Sociale Italiano, erede del fascismo. I morti delle foibe furono italiani in gran parte militari, capi fascisti, funzionari dell’amministrazione occupante in Jugoslavia e collaborazionisti dei nazisti. Un tentativo increscioso di mischiare vittime e aggressori prescindendo dai crimini commessi.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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