Videolezione: l’Ellenismo

Inauguriamo la pubblicazione del videocorso di filosofia: “Controstoria della filosofia in una prospettiva marxista”. Terzo ciclo: “Dall’Ellenismo al Tardoantico” – tenuto dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci – con il video della prima lezione: l’Ellenismo.


Link alla videolezione: https://www.youtube.com/watch?v=ZuAx-JG7zzo&t=303s  

Le ragioni di un corso su Ellenismo e Tardo antico 

Il corso, che inaugurerà l’anno accademico 2022-23 dell’Università popolare Antonio Gramsci (d’ora in poi Unigramsci) del Lazio, sarà dedicato alla filosofia dell’ellenismo e dell’età tardoantica e si intersecherà a partire da quest’ultima epoca anche con la storia universale. Naturalmente ci si chiederà cosa c’entra l’Unigramsci con queste due età non solo lontane da noi, ma in apparenza poco significative sia dal punto di vista della storia della filosofia sia dal punto di vista della storia universale. Per rispondere a tali obiezioni occorre ricordare, in primo luogo, che il corso si inserisce in un percorso pluriennale volto a delineare una (contro)storia della filosofia in una prospettiva marxista. Tale percorso, a partire da quest’anno accademico, si incrocerà e gioverà di approfondimenti sui diversi mondi storici che si affronteranno. Dunque, con il corso di quest’anno si completerà il percorso iniziato due anni accademici fa e dedicato all’analisi della (contro)storia della filosofia antica (chi non ha avuto modo di partecipare ai precedenti incontri li può facilmente ritrovare su youtube). Naturalmente trattandosi di un percorso storico e storico-filosofico non si può comprendere veramente la filosofia e la storia delle epoche successive, sino alla nostra, senza conoscere quelle delle epoche precedenti. D’altra parte conoscere la filosofia dell’ellenismo e la storia e la filosofia dell’età tardoantica non sono unicamente funzionali a comprendere la successiva filosofia e storia del medioevo e, quindi, dell’età moderna, né sono unicamente necessarie per concludere il percorso intrapreso sulla filosofia del mondo antico. In effetti molte delle idee, dei concetti, delle rappresentazioni, dei valori e delle credenze del mondo contemporaneo affondano le loro radici proprio in queste due epoche della storia universale. Pensiamo, innanzitutto, alla grandiosa e decisiva ancora oggi idea dell’eguaglianza fra gli uomini, indipendentemente dal genere, dal luogo di nascita, dalla posizione nella gerarchia sociale etc. Per continuare a leggere l’introduzione del corso clicca qui

Il corso proseguirà ogni mercoledì alle 18, di seguito il programma delle prossime lezioni:

5. Mercoledì 5 ottobre: lo scetticismo

6. Mercoledì 12 ottobre: la filosofia nel mondo romano

7. Mercoledì 19 ottobre: il neoplatonismo

8. Mercoledì 26 ottobre: filosofia e cristianesimo

9. Mercoledì 2 novembre: Aurelio Agostino.

Il video della seconda lezione: Le dottrine scientifiche specialistiche è disponibile su youtube 

Il video della terza lezione: L’epicureismo è fruibile su youtube 

Il video della quarta lezione: Lo Stocismo è fruibile sul canale youtube, sulla pagina facebook e sul sito dell’Università popolare Antonio Gramsci.

Versione cartacea del corso

1. Introduzione generale: storica ed economico-sociale

Introduzione storica

Dopo la sconfitta di Atene da parte di Sparta a Egospotami (405 a. C.), che chiude la Guerra del Peloponneso (431-404 a. C.), il mondo greco entra in crisi, anche perché nessuna polis, se non brevemente Tebe, riesce a unificare sotto la propria egemonia il mondo ellenico. Di questa situazione approfittano le potenze esterne, evocate dagli stessi greci in lotta fra loro. Sparta per vincere Atene ha chiesto aiuto ai Persiani, che ne approfittano per tentare di intromettersi nella vita interna delle poleis. Ancora più pesanti sono le ingerenze della Macedonia, che sotto il re Filippo aveva rafforzato il potere monarchico e a partire dalla seconda metà del IV secolo interviene in Grecia. In questa situazione il mondo greco si spacca ancora, in quanto molti vedono con favore questo intervento poiché Filippo è di ceppo ellenico e può realizzare l’unità delle polis greche. Altri, come Demostene, invece mettono in luce la minaccia per l’autonomia delle poleis. Tuttavia, la lega delle poleis, costituita per fronteggiare Filippo, è sconfitta dalla falange macedone nella battaglia di Cheronea del 338 a.C. A Filippo succede poi Alessandro Magno, il più grande condottiero e conquistatore dell’antichità (si spinge fino all’India), che ha favorito la diffusione della cultura greca e la contaminazione fra la cultura ellenica e la cultura orientale.

Caratteristiche generali dell’Ellenismo

L’età ellenistica va dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio del 31 a.C., con cui i romani conquistano l’ultimo regno ellenistico: l’Egitto. L’ellenismo è caratterizzato dall’unificazione del mondo antico nel segno della lingua e cultura greca (poi rielaborata da Roma fra il II secolo a.C. e il II d.C. e infine dal cristianesimo fra il III e il V d.C.) e dalla simbiosi della cultura greca con quella orientale.  Dopo la morte di Alessandro Magno il suo impero è diviso in tre regni ellenistici: la Macedonia, l’Egitto e l’Asia.

L’ellenismo dal punto di vista politico

Dal punto di vista politico l’ellenismo è caratterizzato dall’universalismo, necessario al governo di grandi strutture interetniche e multiculturali. Se l’universalismo consente di superare il particolarismo delle città-Stato greche, tuttavia non è in grado di ricomprendere al proprio interno gli elementi di democrazia e le libertà di cui godevano i cittadini delle poleis.  Anche le poleis formalmente sopravvivono e sono onorate nel mondo ellenistico, ma la loro autonomia è ormai considerata il ricordo di un glorioso passato. 

Dal cittadino pubblico al suddito privato

Al posto delle poleis greche vi sono ora monarchie assolute e orientaleggianti con dei sovrani considerati come semi-dei. Religione e politica tendono a fondersi nella figura del re che si presenta come un essere provvidenziale che governa per il bene dei propri sudditi. Il sovrano impersona lo Stato e non è attorniato da un’aristocrazia, ma governa attraverso un’estesa burocrazia. La sua forza risiede nel controllo di un esercito di mercenari. Il “cittadino” protagonista della vita pubblica greca diviene il “suddito”, che vive in un ambito sempre più privato. Per continuare a leggere la versione cartacea del corso clicca qui.

30/09/2022 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Renato Caputo

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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