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In Cile continuano le manifestazioni di protesta e la repressione di carabinieri, esercito e squadristi di destra


In Cile continuano le manifestazioni, le assemblee, i cacerolazos, i cortei e i Cabildos. Oltre l’83% della popolazione approva le manifestazioni e la grande maggioranza vuole un’assemblea costituente. Il Presidente rimane ancora in carica malgrado la sua popolarità sia scesa al 9%. Rifiuta di indire elezioni per l’assemblea costituente ed ha aperto ad una riforma costituzionale che però verrebbe votata dagli attuali parlamentari completamente screditati. La maggior parte dei partiti di opposizione sembrano comunque favorevoli a questo esito che porterebbe ad un tradimento delle aspettative popolari.

Intanto, Carabinieri ed esercito continuano la repressione e fioccano le denunce. All’Associazione Nazionale dei Diritti Umani sono arrivate 283 denunce: 52 per violenza sessuale, 192 per torture e crudeltà e 197 per ferimento agli occhi. Ma la repressione arriva anche da squadristi di estrema destra.

17/11/2019 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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