Marx, la critica dell’economia politica (III videolezione – La circolazione del capitale)

Terza lezione del ciclo sulla critica marxiana dell’economia politica tenuto da Ascanio Bernardeschi per UniGramsci, sezione di Pisa. In questa lezione si tratta il processo di circolazione del capitale, argomento del libro II del Capitale.


Terzo incontro del ciclo di lezioni dell’UniGramsci di Pisa dedicate alla critica marxiana dell’economia politica. L’argomento è il processo di circolazione del capitale, come trattato da Marx nel libro II del Capitale.

La riduzione del tempo di rotazione del capitale, che è la somma del tempo di produzione e del tempo di circolazione delle merci, è di primaria importanza per incrementare i profitti, così come è importante ridurre i costi di circolazione. Questa necessità è anche alla base di alcune innovazioni nell’organizzazione del lavoro note come toyotismo.

Ma per realizzare tutto il plusvalore prodotto è necessario che a livello dell’intera società siano rispettate determinate proporzioni fra i settori produttivi sia in termini di quantità fisiche del prodotto che di valore. È ciò che viene illustrato negli schemi di riproduzione di Marx, evidenziando che l’anarchia del mercato rispetta tali vincoli solo per puro caso e rende possibile la crisi economica.

09/04/2021 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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