La Repubblica Socialista del Vietnam ha fatto parte degli oltre 60 Paesi che hanno partecipato al Forum Economico Orientale di Vladivostok, la cui settima edizione ha avuto luogo tra il 5 e l’8 settembre scorsi. Il Forum Economico, organizzato annualmente su iniziativa del presidente Vladimir Putin per promuovere lo sviluppo economico e gli investimenti nella Russia asiatica, ha rappresentato un importante evento per il governo russo, che grazie alla grande partecipazione di rappresentanti di governi e imprenditori stranieri ha potuto dimostrare come il presunto isolamento di Mosca propagandato dall’Occidente non rappresenti la verità [1].
Non solo a Vladivostok sono arrivati messaggi di sostegno da parte dei principali Paesi amici della Russia, ma la città siberiana ha visto l’afflusso di imprenditori provenienti anche da quei Paesi che invece continuano ad applicare sanzioni nei confronti di Mosca: tra questi, Australia, Austria, Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Francia, Svizzera, Giappone, Irlanda e Italia, i cui uomini d’affari non sembrano intenzionati a seguire le scellerate politiche suicide dei propri governi.
Il Vietnam, che dall’inizio dell’operazione militare speciale della Russia in Ucraina ha mantenuto una coerente posizione neutrale, ha partecipato attivamente all’evento non solo attraverso la propria classe imprenditoriale, ma anche con un videomessaggio del primo ministro Phạm Minh Chính. Nel suo discorso, il leader del governo vietnamita ha sottolineato l’importanza del forum, affermando che aiuta a rafforzare la cooperazione internazionale, contribuendo a mantenere la stabilità, la cooperazione e lo sviluppo nella regione Asia-Pacifico e nel mondo.
“Nel contesto in cui l’economia e il commercio globali stanno affrontando molte difficoltà e sfide, il Vietnam sostiene la costruzione di un’economia indipendente e autosufficiente e l’integrazione attiva e sostanziale nella comunità internazionale”, ha sottolineato il primo ministro.
“Oltre a controllare efficacemente la pandemia di Covid-19, il Vietnam è anche riuscito a stabilizzare la macroeconomia, a controllare l’inflazione, a mantenere una crescita elevata, a garantire importanti equilibri dell’economia nazionale, a stabilizzare la situazione socio-politica, a promuovere le relazioni estere e la cooperazione economica e a ripristinare gli investimenti e le attività turistiche”, ha osservato.
“Il Vietnam partecipa sempre in modo proattivo alle iniziative multilaterali, compresi i collegamenti economici regionali e interregionali”, ha affermato il primo ministro Chính, sottolineando che il Vietnam è pronto a contribuire alla ripresa economica e allo sviluppo sostenibile nell’Asia-Pacifico.
Per quanto riguarda le relazioni economiche bilaterali tra Vietnam e Russia, il leader del governo vietnamita ha sottolineato che il Vietnam attribuisce grande importanza al partenariato strategico globale tra i due Paesi, le cui radici affondano nel passato della storia sovietica. Il premier ha molto apprezzato la cooperazione economica bilaterale negli ultimi anni, in particolare nel settore energetico e industriale, suggerendo che le due parti continuino a promuovere la cooperazione nei rispettivi campi di forza, facendone un uso efficace e aggiornando al più presto l’accordo di libero scambio tra il Vietnam e l’Unione Economica Eurasiatica (UEE), che comprende Russia, Bielorussia, Armenia, Kazakistan e Kirghizistan.
“Il Vietnam accoglie favorevolmente la connettività economica tra la Russia, in particolare l’Estremo Oriente russo, e i Paesi dell’Asia-Pacifico, così come il partenariato strategico ASEAN-Russia”, ha affermato il primo ministro, aggiungendo che il Vietnam è disposto a fungere da ponte per promuovere la cooperazione ASEAN-Russia, compresa la costruzione di un accordo di libero scambio ASEAN-UEE.
Nell’attuale situazione internazionale, l’intervento del primo ministro Phạm Minh Chính non rappresenta solamente un convenevole diplomatico, ma dimostra come il Vietnam respinga la politica delle sanzioni imposte dalle potenze occidentali alla Russia, promuovendo il dialogo e la cooperazione con Mosca. Questo conferma quanto lo stesso premier aveva affermato in occasione della visita del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in Vietnam, lo scorso luglio [2], e dimostra come il presunto isolamento della Russia sia tale solo dal punto di vista di coloro che credono ancora che l’Occidente a capitalismo avanzato rappresenti il centro del mondo.
Note:
[2]https://www.lacittafutura.it/esteri/visita-ufficiale-del-ministro-sergej-lavrov-in-vietnam