Dopo l’incontro dello scorso settembre, il Comitato direttivo per la cooperazione bilaterale Vietnam - Cina si è riunito per la quattordicesima volta nella città cinese di Nanning, per un vertice co-presieduto dal vice primo ministro vietnamita Phạm Bình Minh e dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Questo incontro ha rappresentato l’opportunità per rinnovare la cooperazione bilaterale in settori come l’economia, il commercio e gli investimenti, nonché il partenariato nella lotta contro il Covid-19.
Nonostante le dispute territoriali esistenti tra i due Paesi, riguardanti gli arcipelaghi delle isole Spratly e Paracelso del Mar Cinese Meridionale (o Mare Orientale, secondo la nomenclatura vietnamita), i governi di Pechino e Hà Nội hanno testimoniato, ancora una volta, la volontà congiunta di sviluppare i rapporti bilaterali, che, dal punto di vista economico, sono floridissimi. Il Vietnam è infatti il principale partner commerciale della Cina nella regione dell’Asia sud-orientale, ed il sesto partner commerciale a livello mondiale. Allo stesso tempo, la Cina continua ad essere il principale partner commerciale del Vietnam.
Secondo le autorità doganali del Vietnam, il commercio bilaterale ha raggiunto i 165,8 miliardi di dollari nel 2021 e i 64,06 miliardi di dollari nei primi cinque mesi del 2022, con un incremento rispettivamente del 24,6% e del 13,3% su base annua. Nel frattempo, la Cina è al sesto posto tra 139 paesi e territori che investono in Vietnam, con un capitale sociale totale di 22,31 miliardi di dollari al giugno 2022.
Per quanto riguarda gli orientamenti di cooperazione in futuro, entrambe le parti hanno convenuto di aumentare gli scambi e le riunioni a tutti i livelli, attuando accordi di cooperazione tra i due partiti, promuovendo il ruolo del comitato nella rimozione dei problemi emergenti, mantenendo la collaborazione in settori importanti come la diplomazia, la difesa e sicurezza e rafforzando il partenariato bilaterale in modo stabile, equilibrato e sostenibile.
Il vice primo ministro Phạm Bình Minh ha suggerito che la parte cinese continui a creare condizioni favorevoli per le attività di sdoganamento ai cancelli di frontiera, in particolare per i prodotti agricoli e ittici vietnamiti, creando al contempo "linee verdi" per ridurre i tempi di quarantena e il processo di sdoganamento. La lenta apertura da parte della Cina del suo mercato a causa della pandemia, infatti, ha portato a dei rallentamenti nei traffici di frontiera per le merci vietnamite negli ultimi mesi.
Minh ha inoltre sottolineato la necessità di potenziare l'efficienza della linea ferroviaria Vietnam - Cina che si collega con la linea ferroviaria che connette la Cina all’Europa. Ha anche suggerito la formazione di nuovi formati di cooperazione come il commercio elettronico transfrontaliero e il miglioramento dell'efficienza della cooperazione nei settori della finanza, dei trasporti, dell'agricoltura, dell'ambiente, della scienza-tecnologia, dell'istruzione, della cultura, del turismo e dello sport.
Concordando con le proposte di cooperazione del Vietnam, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha affermato che la Cina attribuisce grande importanza all'interesse del Vietnam ad espandere le esportazioni di prodotti agricoli e ittici verso la Cina, e a garantire un regolare sdoganamento alle porte di frontiera, aggiungendo che il suo Paese è pronto ad aprire e aggiornare le politiche di frontiera per soddisfare le richieste di entrambi i Paesi: “La Cina continuerà ad aprire il suo mercato e a cooperare con il Vietnam per mantenere la stabilità delle catene di approvvigionamento e produzione, approfondire la collaborazione su nuovi corridoi di trasporto terrestre e marittimo, discutere la cooperazione nei settori dell'economia digitale, del commercio elettronico, dell'energia pulita, della riduzione delle emissioni, e della connettività infrastrutturale, riprendendo i voli commerciali tra i due Paesi e ricevendo studenti vietnamiti”, ha detto Wang.
Vietnam e Cina hanno convenuto di continuare a rispettare rigorosamente la percezione comune di alto livello sul mantenimento della pace e della stabilità in mare, compreso l'Accordo Vietnam-Cina sui principi di base che guidano la risoluzione delle questioni relative al mare, promuovendo al contempo efficacemente meccanismi negoziali per il progresso pratico, accelerando i negoziati per un nuovo accordo di cooperazione nel settore della pesca nel Golfo del Tonchino (Bắc Bộ in vietnamita) e raggiungendo un accordo sulla cooperazione in materia di ricerca e soccorso in mare.
Concludendo l'incontro, Minh e Wang hanno annunciato la firma di una serie di accordi di cooperazione, tra cui un accordo di cooperazione economica e tecnica sulla fornitura di aiuti tra il governo del Vietnam e il governo della Cina, un protocollo sui requisiti fitosanitari per i durian esportati dal Vietnam, e un accordo di cooperazione su un progetto di ricerca geologica nel delta del fiume Rosso in Vietnam e nel delta del fiume Changjiang in Cina.
Nella giornata precedente, il leader della delegazione vietnamita aveva incontrato anche Liu Ning, segretario del Comitato del Partito della Regione Autonoma del Guangxi Zhuang, durante il quale entrambe le parti hanno convenuto di aumentare gli scambi e gli incontri a tutti i livelli, promuovere ulteriormente i meccanismi di cooperazione esistenti, migliorare l'efficienza della collaborazione economica, commerciale e di investimento e rafforzare i collegamenti con le infrastrutture di trasporto. Il Guangxi, regione il cui capoluogo è proprio Nanning, è una delle due regioni cinesi che confinano con il Vietnam, insieme a quella dello Yunann.
Phạm Sao Mai, ambasciatore vietnamita a Pechino, ha ricordato che la cooperazione bilaterale sino-vietnamita è florida in numerosi settori, nonostante l’esistenza di dispute territoriali: “Il confine terrestre è rimasto pacifico e stabile, con entrambe le parti che si coordinano strettamente per risolvere adeguatamente le questioni che emergono sulla base dei tre documenti legali sul confine terrestre”, ha detto. “La situazione in mare ha visto alcuni nuovi fattori complicati, ma è sostanzialmente stabile poiché le due parti hanno mantenuto il dialogo e i canali negoziali e si sono adoperati per controllare i disaccordi sulla base del diritto internazionale, inclusa la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982”.
"Nella situazione attuale, l'ulteriore consolidamento e rafforzamento del partenariato strategico globale di cooperazione Vietnam-Cina è in linea con gli interessi a lungo termine dei due Paesi e dei due popoli, entrambi favorevoli al mantenimento della pace, della stabilità e alla promozione della cooperazione nella regione e del mondo", ha aggiunto l’ambasciatore, commentando la visita del vice premier Minh in Cina. “Al fine di promuovere ulteriormente il potenziale e i punti di forza delle relazioni bilaterali, penso che nel prossimo futuro i due Paesi debbano coordinare da vicino, contribuendo a rafforzare ulteriormente la fiducia politica, rimuovendo insieme difficoltà e ostacoli e promuovendo e migliorando la qualità di una cooperazione sostanziale in tutti i campi”.