2023: anno del gatto o del coniglio?

Il calendario cinese e quello vietnamita sono quasi identici, con alcune piccole differenze. Lo scorso 22 gennaio, i cinesi hanno celebrato l’inizio dell’anno del coniglio, mentre per i vietnamiti siamo nell’anno del gatto.


2023: anno del gatto o del coniglio?

Lo scorso 22 gennaio, molti Paesi asiatici hanno celebrato l’inizio del nuovo anno lunare. La maggioranza di questi Paesi, infatti, ha ereditato il proprio calendario tradizionale dalla dominazione imperiale cinese o dalla forte influenza culturale che la Cina ha avuto in Oriente nel corso dei secoli. Tuttavia, le differenze linguistiche e culturali hanno portato ad alcune discrepanze nel calendario, in particolare tra quello cinese e quello vietnamita.

Il calendario vietnamita e quello cinese condividono dieci dei dodici segni del calendario zodiacale: il topo, la tigre, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane e il maiale. Il secondo animale dello zodiaco cinese è rappresentato dal bue, che però i vietnamiti hanno sostituito con il bufalo d’acqua, animale simile ma più comune nel Vietnam del passato. Ma la differenza principale riguarda il quarto segno dello zodiaco, quello che si celebra proprio nel 2023, che per i cinesi è il coniglio, mentre per i vietnamiti è il gatto.

La leggenda cinese afferma che il Buddha - o, secondo altre versioni, l’imperatore di Giada - chiamò a sé tutti gli animali della terra, ma solamente dodici si presentarono all’appuntamento. L’ordine nel quale gli animali giunsero, corrisponderebbe a quello dello zodiaco e degli anni del calendario lunare. Tuttavia, la leggenda afferma che il topo, invidioso della bellezza del gatto, non lo avvisò, motivo per il quale il felino non figura tra i dodici animali dello zodiaco cinese. Un’altra versione, invece, afferma che il gatto e il topo stessero attraversando un fiume sulla groppa del bue, quando il topo spinse il gatto, facendolo cadere in acqua. Questa leggenda spiegherebbe anche l’inimicizia tra gatti e topi.

Nonostante la leggenda, nel corso dei secoli i vietnamiti hanno sostituito il coniglio con il gatto, restituendo al felino il suo posto nello zodiaco a dispetto dei complotti orditi dal topo. Molti studiosi hanno cercato di capire il motivo di questa differenza tra i due calendari, e diverse teorie sono state formulate, alcune più attendibili di altre. 

Nguyễn Hiếu Tín, un esperto di cultura tradizionale vietnamita, ha affermato che i gatti sono sempre stati animali molto apprezzati dai vietnamiti, in quanto importanti per scacciare via i topi che infestavano le risaie. Per questo motivo, il gatto è sempre stato considerato come un animale portafortuna in Vietnam, e come simbolo di auspicio per una navigazione tranquilla. Inoltre, tradizionalmente i vietnamiti consideravano il coniglio e il topo come animali molto simili, per cui avrebbero preferito sostituire uno dei due con il gatto.

Un altro motivo che avrebbe potuto favorire l’introduzione del gatto nello zodiaco vietnamita riguarda la successione con la tigre. Secondo la leggenda sopra citata, il drago, quinto animale dello zodiaco, sarebbe arrivato al cospetto del Buddha seguito immediatamente dal serpente, che viene definito come suo fratello minore. È possibile che, nell’interpretazione data dai vietnamiti, anche la tigre, terzo animale dello zodiaco, sia stata fatta seguire dal suo fratello minore, per l’appunto il gatto.

Un’ultima teoria interpretativa, forse la più plausibile, riguarda invece l’aspetto linguistico. In cinese antico, infatti, il coniglio veniva chiamato "mão", termine facilmente confondibile con il vietnamita "mèo", che significa proprio gatto. La sostituzione tra i due animali potrebbe dunque essere stata originata da un semplice errore di traduzione, considerando anche che anticamente i vietnamiti non avevano una propria scrittura e che solamente una piccola percentuale di funzionari era in grado di leggere la scrittura cinese.

Per questi motivi, lo scorso 22 gennaio i cinesi e i coreani hanno festeggiato l’inizio dell’anno del coniglio d’acqua, mentre per i vietnamiti si è trattato del primo giorno dell’anno del gatto d’acqua. Anche per i tibetani e i mongoli il 2023 sarà l’anno del coniglio, ma il loro capodanno cade circa un mese dopo quello cinese, e quest’anno verrà celebrato il 20 febbraio.

27/01/2023 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

Condividi

Tags:

L'Autore

Giulio Chinappi

Pin It

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

Newsletter

Iscrivi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle notizie.

Contattaci: