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Venerdì, 09 Luglio 2021 15:55

La questione dell’unità dei comunisti

Gli oppressi e i subalterni potranno aver successo, in un conflitto in cui contano essenzialmente e necessariamente i soli rapporti di forza, esclusivamente se saranno in grado di costruire un blocco sociale antagonista a quello dominante molto più ampio e unitario dal punto di vista nazionale e internazionale.

L’esigenza prioritaria di contrapporre un blocco sociale a quello dominante è solo apparentemente in contraddizione con lo spirito di scissione.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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