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Le idee e la teoria dei due mondi
L’esistenza di enti ideali invarianti come referenza primaria dei predicati usati nel linguaggio descrittivo e valutativo era per Platone un presupposto necessario alla stabilizzazione non relativistica dei significati di questo linguaggio, e dunque della stessa conoscenza del mondo cui esso si riferisce. Prendeva forma qui uno degli assiomi fondamentali del platonismo: la stabilità dei discorsi e delle conoscenze dipende da quella degli oggetti su cui essi vertono.